Tredicesima docenti 2024: quando viene pagata e a quanto ammonta, come calcolare l’importo
Il mese di dicembre è sempre particolarmente atteso da docenti e ata per quel che concerne la ricezione dello stipendio, considerato che arriva in un periodo in cui le spese da sostenere inevitabilmente aumentano e c’è anche voglia di concedersi qualcosa in più, per se stessi e per la famiglia. In questo senso giunge a proposito il pagamento anche della tredicesima, che proprio per andare incontro alle esigenze dei lavoratori viene pagata in anticipo. Ma quando, e soprattutto a quanto ammonta?
C’è anche il bonus Natale
Per andare in soccorso dei lavoratori e fornire chiarimenti, NoiPA ha pubblicato una guida completa di tutti i dettagli a capire nello specifico la tredicesima. Quest’anno oltre alla tredicesima gli aventi diritto troveranno in busta paga anche il Bonus Natale previsto nell’ambito del Decreto Omnibus n.113/2034 equivalente a un massimo di 100 euro.
Il diritto alla tredicesima è riconosciuto nei confronti di tutti i lavoratori dipendenti delle Amministrazioni gestite che hanno maturato almeno un mese di retribuzione nell’anno in corso.
Viene pagata in concomitanza con il cedolino ordinario di dicembre. Chi ha cessato il rapporto di lavoro per dimissioni, pensionamento o scadenza contrattuale prima del 1° dicembre, ha ottenuto la tredicesima con l’ultimo cedolino.
Il calcolo dell’importo
Discorso diverso invece per i supplenti brevi e saltuari della scuola. Per loro il pagamento della tredicesima avviene mensilmente contestualmente al cedolino ordinario in proporzione ai mesi lavorati.
Arriva invece questo mese per i supplenti con contratto fino al 30 giugno e supplenti annuali al 31 agosto. L’importo della tredicesima dipende dalla retribuzione globale del dipendente, in base allo stipendio di riferimento della mensilità di dicembre.
I lavoratori part-time ne hanno diritto in base alle ore lavorate. Per ogni mese (o frazione superiore a 15 giorni) in cui ha lavorato, il dipendente matura un dodicesimo di tredicesima. Per capire il totale, bisogna moltiplicare quest’importo per il numero di mesi effettivamente lavorati.
Sono esclusi i periodi di aspettativa non retribuita dal calcolo della tredicesima, che è comunque soggetta a tassazione e quindi si applicano le regolari trattenute fiscali e previdenziali.
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