Corsi Indire 30 cfu: si va verso il rinvio di un anno, la scadenza del 2025 è sempre più improbabile
Erano stati annunciati in tutta fretta prima dell’estate, al punto che si pensava potessero essere avviati in tempi molto brevi. E poi invece si è assistito a un brusco rallentamento dei corsi per il sostegno riservati ai precari con tre anni di servizio, finalizzati a consentire di ottenere la specializzazione. Al momento non ci sono certezze circa il loro avvio, ne per le tempistiche ne per la loro reale struttura.
Corsi semplificati rispetto al Tfa
C’è preoccupazione, perché da un lato si tratta di corsi molto criticati per la loro natura semplificata rispetto al Tfa, dall’alto si tratta di corsi molto attesi da parte dei docenti precari che rientrano nei requisiti e sperano di ottenere una specializzazione che poi, nelle intenzioni del ministero, dovrebbe consentire anche una graduale immissione in ruolo negli anni successivi.
Tra i più preoccupati per il rallentamento che i corsi hanno subito c’è il responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega Mario Pittoni, già presidente della commissione Cultura al Senato. L’allarme è manifestato sulla sua pagina Facebook: “Si stanno facendo stretti i tempi per l’emanazione del decreto con cui avviare i corsi Indire di specializzazione sul sostegno riservati a chi ha tre anni di esperienza specifica o un titolo estero, che il ministero dell’Università e della Ricerca deve redigere di concerto con quello dell’Istruzione e del Merito sentito il dicastero per le disabilità e col parere preventivo dell’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica”.
In attesa del decreto
Non ci sono state più notizie in merito al Decreto Legge 71/2004 del 31 maggio scorso, convertito nella legge 106 del 29 luglio. A preoccupare il fatto che quel decreto aveva messo in preventivo che entro un mese dalla entrata in vigore del decreto stesso il Ministero dell’Istruzione, sentiti i pareri dei Ministeri dell’Università e della Disabilità oltre che dell’Osservatorio Nazionale, avrebbe dovuto emanare un proprio decreto.
Questo decreto non è mai arrivato e così fino a questo momento non è stato possibile definire “il profilo professionale del docente specializzato, i contenuti dei crediti formativi dei percorsi di formazione attivati ai sensi del presente articolo, i requisiti e le modalità per l’attivazione dei percorsi, i costi massimi, l’esame finale e la composizione della commissione esaminatrice dell’esame finale”.
Rinvio di un anno
Le ultime novità risalgono alla ricostituzione dell’Osservatorio. Poi più nulla, considerato che l’osservatorio stesso non è più stato convocato. I tempi si fanno stretti, considerato che i corsi andranno svolti e completati entro fine 2025 per 60-70mila docenti privi di specializzazione. Una delle ipotesi è che la scadenza inizialmente fissata per il conseguimento dei Cfu a fine 2025 possa rientrare nel prossimo “decreto milleproroghe” con la scadenza spostata di un anno.