Prosegue la febbrile attesa da parte dei docenti risultati idonei del concorso docenti Pnrr 1 per capire quali margini di speranza ci sono in merito alla possibilità di assunzione, scenario reso ancora più complicato dal recente bando di concorso pnrr2 che potrebbe rinviare qualunque tipo di iniziativa da parte del ministero. La situazione riguarda anche i docenti risultati idonei nei concorsi precedenti al primo Pnrr.

20mila assunzioni entro fine anno

Il ministero rimbalza le responsabilità con l’Europa, dichiarando apertamente da avere una serie di vincoli in merito alle assunzioni in ruolo che derivano dagli accordi in ambito Pnrr. Se il ministero non rispetterà l’impegno preso con Bruxelles di provvedere all’assunzione di 70.000 insegnanti entro il 2026, di cui 20.000 entro il 2024, esclusivamente tramite nuovi concorsi, i fondi europei non saranno disponibili.

Vittime incolpevoli di questa situazione soprattutto gli idonei del concorso Pnrr 2023, il cui merito di aver superato le prove del concorso 2023 non viene in alcun modo riconosciuto. Pochi posti disponibili e nessuna previsione di una graduatoria di merito che consenta scorrimenti rende il loro percorso vano.

La disponibilità del ministero

La beffa è che da parte del ministero c’è apertura per quel che concerne la possibilità di assumere in ruolo i docenti idonei, con Valditara che ha confermato di voler “inserire i 20mila idonei dei concorsi tra le 70mila assunzioni previste dal PNRR”.

Ma il tutto passa attraverso il via libera dell’Europa, che dovrebbe concedere più flessibilità e modificare una parte delle regole sul reclutamento per consentire l’assunzione in ruolo degli insegnanti che hanno superato tutte le prove concorsuali.

“L’impegno a modificare le regole europee c’è, e ovviamente sino a quando queste regole non verranno modificate noi dovremo continuare con la procedura concorsuale”, ha spiegato Valditara.

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