Concorso scuola 2024: ci sono ancora graduatorie del 2018 da esaurire, ma la priorità sono gli accordi Pnrr con l’Europa
La questione dei precari e degli idonei ai concorsi per l’insegnamento è stata affrontata nella diretta “La Tecnica risponde live” del 18 dicembre, con l’intervento di Simone Craparo, vice coordinatore della Gilda degli Insegnanti. Craparo ha critico il modus operandi del governo, che ha bandito concorsi natalizi, come il PNRR1 e ora il PNRR2, per adempiere agli impegni presi con l’Europa. Ha sottolineato le difficoltà organizzative dei concorsi in Italia, dove mancano commissari adeguatamente retribuiti e un’efficiente gestione delle procedure.
Emergenza precariato
Craparo ha evidenziato l’assurdità della situazione del precariato italiano, con 250.000 supplenti che devono anche pagare l’abilitazione. Secondo lui, i concorsi non hanno risolto il problema e anzi lo hanno aggravato, generando un accumulo di graduatorie ancora da esaurire, come quelle del 2018 e del 2020. Ha inoltre criticato la gestione delle graduatorie di merito e l’esclusione di molti idonei dal ruolo, in particolare per i concorsi straordinari.
La transizione al PNRR2 è vista come una forzatura: le stesse persone selezionate precedentemente devono affrontare nuovamente dimostrarsi simili, aggravando la frustrazione dei precari. Craparo ha proposto soluzioni alternative, come il doppio canale di reclutamento e l’inclusione delle graduatorie a scorrimento, ma il governo non ha saputo negoziare con l’Europa.
Costi per lo Stato senza benefici
Infine, ha denunciato i costi elevati di questi concorsi, che gravano sul bilancio dello Stato senza produrre risultati significativi. Secondo Craparo, tutto ciò rappresenta un abuso nei confronti dei precari, i quali da anni mantengono in piedi la scuola italiana senza la stabilità lavorativa che meritano.
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