Non ci sono ancora dati relativi al numero di iscrizioni al prossimo concorso scuola PNRR2 bandito con DDG n. 3059/2024 per la scuola secondaria e DDG n. 3060/2024 per la scuola di infanzia e primaria, sia per posti comuni che sostegno. La procedura proseguirà fino alla fine del mese e solo allora si potrà avere un’idea più precisa del reale riscontro che questa nuova procedura sta avendo.

Concorso da boicottare

La sensazione, almeno sui social, e online, è che ci sia una forte volontà di “boicottare” questa seconda procedura del 2024 ritenuta inutile e addirittura penalizzante per chi ha superato le prove del concorso precedente, pur non riuscendo a rientrare nei posti messi a bando.

Poi però ci si dovrà confrontare con la realtà dei fatti, ovvero la necessità di provare a superare un concorso che potrebbe consentire di accedere al ruolo. Le proteste però proseguono, da parte di chi considera il dover partecipare a un nuovo concorso identico a pochi mesi di distanza dal primo (che in realtà non si è ancora concluso) un’ingiustizia.

Pochi posti a disposizione

A questo si aggiunge il fatto che anche in vista del prossimo concorso ci sono pochi posti a disposizione, il che rende ancora più difficile l’ottenimento del risultato finale.

A protestare in prima linea sono i docenti “idonei” del concorso PNRR bandito con DDG n. 2575/2024 per la scuola secondaria e DDG n. 2576/2023 per la scuola primaria. Un esercito di candidati che attende ancora di essere assunto grazie all’esser riusciti a superare le prove in molti casi anche con ottimi punteggi.

Il sistema delle riserve

Purtroppo per loro, al momento, l’aver ottenuto un ottimo punteggio in relazione ai titoli valutabili in Tabella non è stato sufficiente per rientrare in graduatoria anche per il sistema delle riserve. Si tratta di uno degli aspetti come sempre più controversi dei concorsi, considerato che il sistema delle riserve che assegna fino al 50% dei posti disponibili a candidati che usufruiscono delle riserve previste dal bando. Possono essere applicate per i più svariati motivi, come la ex l. 68/99 a quella prevista per i volontari che hanno concluso senza demerito il servizio civile universale.

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