Scuola

Percorsi abilitanti 2025: corsi da 30 cfu online per gli specializzati sostegno

La nuova riforma del reclutamento docenti prevede che i docenti che hanno vinto il concorso scuola in tempo per rientrare nelle graduatorie valide per le assunzioni nell’anno scolastico in corso devono abilitarsi, se già non lo sono, mediante percorso di formazione iniziale che consente l’acquisizione dei CFU richiesti dalla normativa vigente.

Assunzioni ancora in corso

Sono docenti che sono stati assunti con supplenza al 31 agosto 2025 finalizzata al ruolo, in attesa di capire quali percorsi dovranno frequentare nell’a.a. 2024/25. L’attesa delle indicazioni del ministero per il momento si è rivelata vana.

Le assunzioni sono ancora in corso e si concluderanno il 31 dicembre 2024, ma la preoccupazione per le mancate comunicazioni sull’avvio dei percorsi abilitanti sta diventando un silenzio assordante.

I percorsi da 30 e 36 CFU sono pensati per i vincitori del concorso PNRR. In base ai requisiti in possesso alla data di iscrizione ai percorsi abilitanti e non quelli di accesso al concorso vinto, i docenti dovranno seguire uno dei due percorsi previsti dalla riforma del reclutamento docenti con il Decreto Legislativo n. 159/2017 e del DPCM 4 agosto 2023.

I 30 cfu online

O il percorso da 30 CFU allegato 4 del D.P.C.M. 4 agosto 2023 o il percorso da 36 CFU allegato 5 del D.P.C.M. 4 agosto 2023.

Ci sono poi i docenti già in possesso del titolo di specializzazione prima della scorsa estate che in base alla normativa potrebbero accedere ai percorsi da 30 CFU interamente online, attivi già dallo scorso anno accademico.

Secondo quanto specificato nell’art. 13 del DPCM del 4 agosto 2023, i docenti in possesso di abilitazione su una classe di concorso o su un grado di istruzione, o di specializzazione su sostegno, possono conseguire, se dispongono già del titolo di studio necessario, “l’abilitazione in altre classi di concorso o in altri gradi di istruzione, attraverso l’acquisizione di 30 CFU o CFA del percorso di formazione iniziale nell’ambito delle metodologie e tecnologie didattiche applicate alla disciplina di riferimento” (comma 1).

Una circostanza che deve però ancora essere ufficializzata dal ministero.

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