Pensioni scuola: anticipo a 60 anni con riscatto gratuito della laurea, già 75mila firme per la petizione online
In pensione a 60 anni beneficiando del riscatto gratuito della laurea. E’ a battaglia che portano avanti i sindacati, in particolare Anief, per i docenti e per il personale scolastico in generale. Un progetto che va in controtendenza rispetto all’aumento sempre più incontrollabile dell’età pensionabile nel mondo della scuola, considerato che adesso bisogna attendere quasi i 70 anni per il meritato riposo dopo una vita di lavoro.
Tema sentito
L’anticipo pensionistico è un tema del mondo del lavoro in generale, ma diventa ancora più urgente se si pensa al mondo della scuola, dove il rischio burnout è particolarmente elevato. Lo stress di un lavoro come quello dei docenti è innegabile, e dover arrivare a 70 anni comporta un’usura eccessiva. Senza considerare il mancato turn over che penalizza gli aspiranti docenti più giovani.
Per spingere il Governo a intraprendere questa strada, è disponibile una petizione online per chiedere al Governo il pensionamento a 60 anni e il riscatto gratuito degli anni di formazione universitaria. Il tema è particolarmente sentito, come dimostra il fatto che in poche settimane la petizione ha raccolto oltre 75 mila adesioni.
Il gap generazionale
“Abbiamo visto – dichiara Pacifico all’agenzia Teleborsa – che ci sono delle norme che permettono al personale delle Forze armate di poter andare in pensione a 59 anni col massimo contributivo e non si comprende perché, invece, a scuola, dobbiamo avere più di 230 mila over 60 che continuano a lavorare, aumentando quel gap generazionale tra alunni rispetto agli insegnanti e al personale scolastico. È evidente che bisogna riconoscere che, anche nella scuola, sia opportuno lasciare il lavoro a 60 anni e col massimo contributivo, come avveniva prima”.
Secondo il leader dell’Anief “sarebbe un segno di riconoscimento per il personale scolastico, unitamente al fatto che per gli ufficiali dell’esercito è previsto ancora oggi il riscatto gratuito degli anni di formazione della laurea come avviene anche in Germania. Anche in questo caso – continua Pacifico – si comprende perché nella scuola bisogna pagare più di 7-8 mila euro per ogni anno di riscatto di un titolo, che poi serve per accedere alla formazione”. La gratuità del riconoscimento ai fini previdenziali “permetterebbe anche di poter aumentare il numero dei laureati e sarebbe anche un’importate misura di valorizzazione della laurea, in un Paese dove purtroppo da 15 anni si registrano sempre meno studenti che concludono l’Università. Questa proposta, tra l’altro, era stata già avanzata dall’ex presidente dell’Inps Raffale Tridico”.
Le giovani generazioni
Il presidente Anief ha calcolato che per questa operazione “ci vogliono risorse per almeno un miliardo e mezzo di euro, ma è un investimento anche nei confronti delle giovani generazioni e, soprattutto, per il personale scolastico, che è deputato a costruire una società più giusta e più equa”.
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