Idonei concorso 2023: i posti sono liberi e disponibili, sono docenti in cattedra tutti gli anni all’interno delle scuole e che ricoprono anche posti vacanti al 31 agosto
Il bando di concorso Pnrr2 ha gettato ulteriormente nello sconforto le decine di migliaia di idonei del concorso 2023, che saranno costretti a restare a guardare in attesa che qualcosa renda le graduatorie di merito a scorrimento o nella migliore delle ipotesi obbligati a ripetere prove che hanno già superato per giocarsi le residue possibilità di ottenere il ruolo. Il problema è che il tutto dovrà avvenire in un concorso con modalità che rendono l’accesso alle prove orali ancora più complicate.
La risposta della Commissione europea
Il paradosso è che si tratta di candidati che sono riusciti a superare le prove anche con valutazioni elevate. Il tutto mentre in alcune regioni deve ancora essere completato il concorso Pnrr1.
Gli Idonei speravano in novità dopo l’annuncio del ministero di un dialogo con la Commissione Europea per ottenere maggiore elasticità in ottica assunzione docenti. Novità che per il momento non sono arrivate.
Il fatto che l’esercito deli idonei del 2023 sia composto da circa 30.000 aspiranti docenti, rende ancora più complicata la gestione della situazione. Un numero in ogni caso provvisorio considerato che molti non hanno finito neanche la procedura concorsuale.
Posti disponibili
Il paradosso è che per molti degli idonei i posti sarebbero già disponibili dal momento che molti idonei sono già impiegati in cattedra tutti gli anni all’interno delle scuole. Nella maggior parte dei casi, occupano posti vacanti al 31 agosto. Questo significa che sono posti liberi, e invece la normativa li costringe a dover ripetere un concorso che hanno già superato alle stesse condizioni, anzi più difficile considerato la soglia di sbarramento introdotta che renderà più complicato accedere all’orale.
C’è poi il discorso inerente le riserve: secondo gli idonei che stanno protestando, i riservisti sono entrati con una percentuale anche nell’ultima tornata di assunzioni molto più alta rispetto al passato. Il tutto mentre la riserva del servizio civile viene valutata diversamente rispetto a un anno di servizio, premiato solo con due punti. La percentuale probabile di partecipanti che già hanno svolto il concorso PNRR 1 e che sarà costretta a iscriversi al Pnrr2, secondo le stime, dovrebbe essere di almeno due su tre.
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IL MINISTRO DEL MERITO NON FA USCIRE LA GRADUATORIA DEL CONCORSO PNRR 1 QUINDI GLI IDONEI NON POSSONO AVERE I 12,5 PUNTI TUTTO QUESTO PERCHÉ?BISOGNA FAVORIRE ALTRI?GRAZIE MINISTRO DEL MERITO VALDITARA