I buoni pasto per docenti e Ata, e in generale per tutto il personale scolastico, si avvicinano sempre più a diventare realtà. L’impegno dei sindacati nel presentare questa proposta al Governo sta trovando riscontro nelle ultime settimane. La conferma che qualcosa di concreto si sta finalmente muovendo è rappresentata dalla decisione dei giorni scorsi da parte della Camera dei deputati di approvare un ordine del giorno in materia.

L’estensione al personale della scuola

L’approvazione avvenuta prima di Natale da parte della Camera dell’ordine del giorno è significativo dal momento che mai prima d’ora il Governo si era impegnato formalmente nell’estensione al personale della scuola del diritto ai buoni pasto. La conferma che qualcosa di concreto si sta movendo arriva anche dalle parole di soddisfazione di così Elvira Serafini, segretario generale dello Snals-Confsal.

La sensazione è che qualcosa si stia realmente sbloccando, e sarebbe una buona notizia e un atto dovuto da parte del Governo se si considera che al momento la scuola nel panorama nazionale è rimasto l’unico settore della pubblica amministrazione a non prevedere per il suo personale il diritto a fruire dei buoni pasto.

Lo stanziamento delle risorse

Ora la palla passa al Governo, dal momento che senza ulteriori provvedimenti, non sarà possibile dare corso all’ordine del giorno del Parlamento. Fondamentale sarà in questo senso stanziare adeguate risorse che consentirebbero l’erogazione dei buoni pasto in modo che il personale scolastico possa usufruire dei buoni pasto, ottenendo un diritto finora negato.

L’obiettivo è inserire nel prossimo CCNL la fruizione dei buoni pasto per il personale che non fruisce del servizio di mensa. In questo modo si garantirebbe un diritto fondamentale a chi con il suo lavoro assicura con orario aggiuntivo il funzionamento della scuola e l’attuazione dell’offerta formativa.

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