Dopo diverse settimane di attesa, a pochi giorni dalla chiusura della finestra temporale utile alla presentazione delle domande di partecipazione al prossimo concorso scuola, il MIM ha finalmente fatto chiarezza su un aspetto rimasto in sospeso forse troppo a lungo in proporzione alla sua importanza in ottica partecipazione alla procedura. Il ministero ha provveduto a definire quali dei nuovi percorsi abilitanti sono considerati selettivi e quali no. Questo permette di comprendere meglio quali consentono di ottenere il punteggio aggiuntivo di 12 punti e quali di 5 punti.

I percorsi esclusi

Il ministero ha definito che sono selettivi (autorizzati in base al fabbisogno indicato dal Ministero stesso) il percorso da 60 CFU di cui all’art. 2-bis del D.lgs. 59/2017 e il percorso da 30 CFU di cui all’art. 2-ter, comma 4-bis, del D.lgs. 59/2017. Niente da fare invece per i percorsi destinati ai docenti già abilitati in altra classe di concorso/posto o specializzati su sostegno. Si tratta in questo caso di concorsi attuati senza tenere conto del fabbisogno suddetto. Resta fuori quindi il percorso da 30 CFU di cui all’art. 2-ter, comma 4, del D.lgs. 59/2017.

Resta valida la tabella di valutazione allegata al DM 205/2023, che sancisce come vengano attribuiti ai percorsi selettivi attribuiti 12,50 punti, mentre ai non selettivi sono attribuiti 5 punti.

La decisione migliore

Questo consente in vista degli ultimi giorni utili alla presentazione delle domande di definire a ogni candidato il punteggio aggiuntivo attribuito all’abilitazione posseduta. Consente inoltre ai candidati di decidere con cognizione di causa con quale titolo tra abilitazione o laurea + 3 anni di servizio (o 24 CFU entro il 31/10/22) quale sia più conveniente in base al punteggio, per accedere al concorso.

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