Carta del docente 2025: estesa anche ai supplenti annuali, ma non c’è più l’importo minimo garantito di 500 euro
C’è stato il rischio che venisse definitivamente abolita, alla fine si sono trovate le risorse per confermarla ed estenderla anche a un maggior numero di beneficiari, estendendo la platea. La carta del docente è ancora un bonus sul quale il personale docente può contare nel prossimo futuro, fermo restando che si tratta di un bonus molto costoso per le casse dello Stato, e la cui sostenibilità andrà rivista e confermata, eventualmente, di anno in anno.
L’importo minimo garantito
E infatti sull’importo minimo disponibile per i docenti, a tempo indeterminato e non, non ci sono certezze. Nel senso che al contrario di quanto avvenuto finora, l’importo minimo garantito non sarà più di 500 euro, quanto piuttosto sarà un importo massimo possibile.
Con l’articolo 15 del decreto-legge n. 69 del 2023, il decreto salva-infrazioni, la Carta elettronica del docente viene estesa anche ai docenti con contratto di supplenza annuale su posto vacante e disponibile. Per le casse dello Stato un costo complessivo di 10,9 milioni di euro.
Il tetto massimo
Restavano fuori i supplenti annuali dell’anno scolastico 2024/25. La Legge di Bilancio approvata ieri, estende il beneficio della Carta del docente anche ai supplenti annuali. Una decisione in linea con le indicazioni della Corte di giustizia dell’Unione europea, che spinge da anni per la parità di trattamento tra lavoratori a tempo determinato e indeterminato.
Se da un lato si estende la platea dei beneficiari, dall’altro la Legge di Bilancio sostituisce il riferimento fisso alla cifra nominale di euro 500 annui per ciascun anno scolastico, specificando che la stessa potrà raggiungere un ammontare fino a 500 euro.
Decisioni annuali
Questo significa che il Ministero dell’istruzione e del merito, consultando anche il Ministero dell’economia e delle finanze con apposito decreto provvederà di anno in anno a definire i criteri e le modalità di assegnazione della Carta, a cominciare dall’importo nominale della stessa sulla base del numero dei docenti destinatari e delle risorse di cui al comma 123 del medesimo articolo 1 della legge 107 del 2015.
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