Economia e Fisco

Carta del docente 2025: restano fuori le supplenze temporanee fino al 30 giugno, ma è contrario alle direttive europee

Ancora incerto il futuro della Carta del docente, soprattutto per quel che riguarda i dettagli inerenti la platea di destinatari ai quali sarà erogata in seguito alle novità contenute nella Legge di Bilancio 2025. La certezza è che sarà estesa anche ai supplenti, nello specifico però non è ancora chiaro quali tipologie di docenti rientreranno in questa categoria.

Supplenza su posto vacante e disponibile

L’allargamento della platea si riferisce ai docenti con contratto di supplenza annuale su posto vacante e disponibile. Un ulteriore estensione a vantaggio di coloro i quali erano rimasti esclusi da chi apparteneva alla categoria ricompresa nel 2023, ovvero i docenti precari al 31 agosto.

L’estensione è la buona notizia, la cattiva è che l’importo non sarà più il minimo garantito di 500 euro ma un massimo di 500 euro, che il ministero dovrà calibrare di anno in anno.

L’estensione contenuta nella Legge di Bilancio ai supplenti annuali deriva dalla necessità di adeguarsi alle direttive della Corte di giustizia dell’Unione europea, che puntava il dito contro la limitazione del beneficio ai soli docenti di ruolo.

Le supplenze temporanee

Ora però c’è da capire se beneficeranno del bonus anche i docenti supplenti al 30 giugno. Infatti al momento l’orientamento del ministero sarebbe di concedere il bonus soltanto ai supplenti annuali con incarico fino al 31 agosto. Questo però lascerebbe fuori i docenti con supplenze temporanee fino al 30 giugno.

Potrebbe essere un problema in ottica indicazioni della Corte di giustizia e della Corte di Cassazione (sentenza n. 29961 del 2023) che hanno già spiegato come il bonus dovrebbe essere riservato anche ai docenti con incarichi fino al termine delle attività didattiche.

Al momento però la Legge di Bilancio 2025 prevede il bonus solo per i docenti con contratto annuale.

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