Concorso scuola 2025: niente prove scritte senza la pubblicazione delle aggregazioni regionali necessarie per lo svolgimento delle prove orali
Archiviata la procedura di presentazione delle domande di partecipazione al concorso Pnrr2, con la finestra temporale che si è conclusa il 3′ dicembre scorso, dopo le festività natalizie che idealmente si concludono con l’epifania scatta il conto alla rovescia per la comunicazione dell’avvio delle prove scritte.
Migliaia di domande presentate
E’ anche il momento, in attesa di indicazioni più precise da parte del ministero, di fare il punto della situazione sulle domande presentate. Nono stante le critiche mosse alla procedura e la richiesta di boicottare la partecipazione avanzata da chi ritiene questa seconda procedura inutile, se non dannosa, si registrano decine di migliaia di domande già state presentate. Non sono ancora date definitiva. Quelli verranno comunicati più in là dal ministero.
Proprio in attesa di questi dati, i sindacati sono alla ricerca della pubblicazione delle aggregazioni regionali utili per lo svolgimento delle prove orali. Un momento indispensabile per procedere con la prova scritta. La procedura precede infatti che prima dell’avvio delle prove si provveda alla pubblicazione dei Quadri di riferimento.
Il terzo concorso Pnrr
Ci sono anche incertezze per quel che concerne, sempre in ottica prove scritte, possibili aggiornamenti normativi per la scuola secondaria e i quesiti per la scuola dell’infanzia e primaria. I sindacati in generale stanno esprimendo perplessità sulle tempistiche di attuazione di questo secondo concorso che si sta inevitabilmente sovrapponendo alla prima procedura, ancora in sospeso in molte province. Non va dimenticata poi la questione dell’esclusione degli idonei dalle Graduatorie di merito per l’immissione in ruolo.
All’orizzonte c’è anche l’organizzazione del terzo Pnrr, che dovrebbe essere bandito tra estate e autunno 025, e che dovrebbe essere il primo concorso facente parte della fase ordinaria della riforma del reclutamento docenti. Tre concorsi a breve distanza di tempo che paradossalmente saranno incapaci di risolvere il problema della supplentite. Nel frattempo si attendono i risultati del dialogo con la Commissione europea per l’adeguamento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che consenta l’assunzione degli idonei del primo concorso, ancora in corso in diverse regioni e per numerose classi di concorso.
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