Scuola

Corsi Indire sostegno: Valditara annuncia l’avvio in primavera insieme ai Tfa, 71.788 candidati pronti a iscriversi

Via ai tanto criticati Corsi Indire per la specializzazione sul sostegno dalla prossima primavera. Dopo una serie di annunci con poche certezze, finalmente il ministro Valditara ufficializza, anche se non c’è ancora una data precisa, l’avvio del doppio canale di specializzazione sul sostegno con i percorsi INDIRE da 30 cfu per docenti con almeno tre anni di servizio su posto specifico che correranno paralleli ai Tfa.

Il confronto con il Mur

I Corsi Indire sono stati indetti con DL 74/2024, convertito nella legge 106 del 29 luglio 2024. Non c’è ancora una data ufficiale per i percorsi, mentre c’è una data di fine per il completamento degli stessi, ovvero la fine di quest’anno. Adesso i Corsi vengono collocati in maniera più precisa nel 2025 direttamente dal ministro Valditara, che conferma come i corsi saranno avviati in primavera.

Lo dice il Ministro Valditara confermando che il confronto con il MUR, indispensabile per l’avvio dei percorsi stessi, si sta svolgendo positivamente.

Non c’è dunque quindi una data specifica, ma quantomeno viene ribadito che i corsi stanno per essere avviati e c’è una collocazione temporale di massima, ovvero la primavera 2025. Da marzo dunque dovrebbe prendere il via il primo dei percorsi per i docenti con almeno tre anni di servizio svolto senza titolo di specializzazione.

La platea di beneficiari

L’obiettivo del ministero è quello di formare 50mila insegnanti in possesso di esperienza da affiancare agli specializzati con i TFA ordinari.

Per partecipare ai percorsi da 30 CFU Indire bisognerà essere in possesso di servizio su posti di sostegno per almeno tre anni scolastici, anche non consecutivi, nei cinque anni precedenti, nelle scuole statali o paritarie, nello stesso grado di istruzione. Al momento in Italia ci sono potenziali 71.788 candidati con i requisiti corretti. In alternativa, potranno partecipare coloro i quali sono in possesso di titolo di specializzazione sul sostegno conseguito all’estero, a patto che rinuncino al riconoscimento del titolo stesso in seguito a contenzioso.

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