Doppio canale di specializzazione sul sostegno: aumento dell’organico di diritto e riduzione dei posti in deroga nel 2025 con 2mila posti in più e 50mila specializzazioni tra Indire e Tfa
Il 2025 sarà l’anno dell’aumento dei docenti di sostegno nella scuola italiana. Un provvedimento che rappresenta l’unica risposta possibile alla forbice sempre più ampia tra studenti con disabilità e docenti specializzati in grado di seguirli adeguatamente. Non potrà naturalmente essere un programma realizzabile in un solo anno, ma sarà avviato nelle prossime settimane per poi concretizzarsi nei prossimi anni, gradualmente.
Specializzazione omogenea sul territorio
Il primo passo che il ministero vuol attuare è l’avvio dei contestatissimi Corsi Indire sul sostegno, rivolti ai docenti con tre anni di servizio specifico. Si tratta di un primo passo che deve portare, nella visione del ministero, all’aumento dell’organico di diritto per i posti di sostegno.
Valditara è convinto della necessità dell’istituzione di un doppio canale di specializzazione, ritenendo i soli Tfa, come ha evidenziato la storia recente, insufficienti e inadeguati a specializzare numericamente e in maniera omogena sul territorio i docenti di cui gli studenti italiani necessitano.
L’obiettivo finale è la stabilizzazione di un maggior numero di docenti specializzati nell’insegnamento agli studenti con disabilità. Oltre ai Corsi Indire, sono stati ratificati per il 2025 2mila posti in più sul sostegno utili a migliorare la continuità didattica e la qualità della docenza.
50mila specializzazioni
L’obiettivo è garantire un numero adeguato di insegnanti di ruolo al maggior numero possibile di studenti, cosa possibile riducendo i posti in deroga, che rappresentano una fonte di precariato.
Proprio a proposito dei Tfa Indire, si è recentemente sbloccata la situazione dopo mesi di stallo grazie a un confronto tra Miur e Mur che potrà portare all’emanazione dei relativi provvedimenti.
Valditara è convinto di poter avviare a breve con Indire un primo ciclo di attività già nella primavera del 2025. Parteciperà una parte della platea di beneficiari, composta da docenti che per almeno tre anni hanno svolto supplenze su posti di sostegno pur essendo privi del titolo di specializzazione. L’obiettivo finale è formare circa 50mila insegnanti da sommare ai docenti che si specializzeranno attraverso gli ordinari percorsi di TFA.
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