Il Governo dà ampie garanzie a docenti e ata in vista del rinnovo del contratto scuola 2025-2027. Non ci saranno solo gli aumenti di stipendio previsti, ma anche previsioni che garantiranno aumenti commisurati all’aumento dell’inflazione nei prossimi anni. Lo scopo è adeguare i fondi disponibili per gli aumenti salariali al costo della vita che si prevede nei prossimi anni. Lo assicura Paola Frassinetti, Sottosegretario all’Istruzione e al Merito, in un’intervista a Orizzonte Scuola.

Doppio aumento di stipendio

La Manovra di Bilancio ha previsto un aumento contrattuale del 6% per il periodo 2022-2024. A questo il Governo ha aggiunto un ulteriore incremento del 5,4% a regime che scatterò nella successiva tornata contrattuale 2025-2027. Già questo doppio aumento consentirà, secondo i calcoli fatti dai tecnici del ministero, di superare l’inflazione programmata.

Un risultato che raramente negli anni scorsi è stato raggiunto, e che per questo rappresenta un punto di partenza importante come garanzia per il personale scolastico. Ci sono però altre misure che vale la pena menzionare, e che consentono anche un aumento di stipendio indiretto per il personale della scuola.

Il taglio del cuneo fiscale

Il riferimento è al taglio del cuneo fiscale fino a 40.000 euro lordi. I beneficiari di questa misura otterranno in questo modo un aumento di stipendio equivalente al 6-7%. Un segnale di continuità importante rispetto a quanto già avvenuto negli anni passati, in particolare in occasione del rinnovo del contratto scuola scaduto nel 2021.

Lo stesso impegno sarà mantenuto anche in vista del prossimo triennio con lo per il rinnovo dei contratti pubblici, di 775 milioni di euro nel 2025, 3.550 milioni nel 2026 e 5.550 milioni nel 2027. Secondo il ministro Valditara, il personale scolastico potrà contare nei prossimi mesi di un aumento medio di stipendio di 160€ in busta paga.

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