Economia e Fisco

Pagamento stipendi docenti supplenze brevi: verrà pagata ai precari anche RPD e CIA, in caso di ulteriori ritardi pronta la messa in mora

Si avvia verso una soluzione attea da mesi la questione dei pagamenti in ritardo da ottobre scorso dei supplenti brevi e saltuari. Il ministero tramite NoiPa ha annunciato che il 18 gennaio verranno pagati tutti i contratti autorizzati nei mesi precedenti. Non solo: per il secondo anno consecutivo, grazie alle pressioni sindacali, verrà pagata anche ai docenti precari RPD e CIA.

Il saldo di fine gennaio

Il calendario NoiPA prevede che nel computo delle lavorazioni del mese di gennaio 2025 verrà inserita il 17 gennaio anche l’emissione speciale per il personale supplente breve e saltuario. Un pagamento che dovrebbe essere a saldo di tutti gli stipendi attesi da mesi dai supplenti.

I sindacati attendono di capire se davvero l’annuncio corrisponderà al vero, perché per troppe volte sono state annunciate soluzioni che poi si sono trasformate in ennesime delusioni. Per i docenti precari e in particolare per i supplenti brevi, il ritardo nei pagamento sta diventando una triste abitudine cui i sindacati si stanno ribellando con forza. Più volte il ministero ha annunciato la risoluzione delle lungaggini burocratiche che ostacolano il pagamento puntuale di questi stipendi, ma troppe volta la delusione ha seguito questo tipo di annunci.

Diffida pronta

“Speriamo davvero – continua Pacifico – che i pagamenti e gli arretrati vengano assolti nei tempi annunciati: insegnanti e personale Ata supplenti senza stipendio meritano rispetto, ma rimaniamo alla finestra: in caso contrario, se i pagamenti slitteranno ancora, è allora bene che si proceda individualmente con richiesta di diffida e messa in mora. Ricordo che lo stipendio del personale costituisce un diritto rispetto al quale il datore di lavoro non può sottrarsi. La regolarità con cui si stanno accavallando i ritardi di pagamento dei compensi del personale è sempre più inammissibile. Ancora di più perché grava su supplenti della scuola costretti ad affrontare viaggi, più spese di vitto e alloggio. Che non possono attendere mesi”.

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