Avvio percorsi abilitanti: accredito delle nuove classi di concorso, pubblicazione bandi dopo valutazione Anvur e decreti di accreditamento
Non ci sono ancora certezze circa l’avvio del secondo ciclo dei percorsi abilitanti. Una situazione sconveniente che comincia a pesare sui docenti se si considera che siamo a cavallo tra il primo concorso Pnrr1, non ancora concluso, e il secondo che sta per essere avviato. Il tutto mentre è stata completata la fase transitoria del reclutamento docenti, per cui ci si aspettava che con la fase ordinaria ci fossero più certezze circa un elemento fondamentale della riforma varata negli scorsi mesi.
I prossimi passaggi
Da parte del ministero e delle università non ci sono ancora certezze, cosa che sta mettendo in difficoltà in particolare i docenti che sono stati assunti a tempo determinato da concorso PNRR1 e che senza l’ottenimento dei CFU richiesti per il conseguimento dell’abilitazione non possono ottenere il ruolo.
L’ultimo passaggio ufficiale riguarda la richiesta di accreditamento che le Università avrebbero dovuto rinnovare entro lo scorso 12 dicembre. Un passaggio però non esaustivo e non decisivo in ottica avvio percorsi.
Ora si attende il completamento della valutazione da parte di ANVUR, che consentirà poi di pubblicare i decreti di accreditamento. A quel punto potrà arrivare la pubblicazione dei bandi, con eventuale selezione basata su titoli e servizi. Senza questi passaggi, non si potrà procedere con la presentazione della domanda e l’avvio delle lezioni.
L’accredito delle nuove classi di concorso
Al momento sappiamo da fonti sindacali che il Ministero dell’Università ha già fornito istruzioni alle università per l’avvio dei percorsi abilitanti. Contestualmente, sta accreditando nuove classi di concorso. Ma non tutte le università hanno attivato i percorsi che, lo ricordiamo, dovrebbero concludersi entro l’anno accademico 2024/25.
Una certa premura è anche giustificata dal fatto che non sarà possibile svolgere i corsi abilitanti interamente online, in virtù di quanto sancito dal DPCM dell’agosto 2023 che sancisce come per gli anni accademici 2023/2024 e 2024/2025, i percorsi universitari e accademici di formazione iniziale potranno svolgersi in modalità telematica, a esclusione delle attività di tirocinio e di laboratorio, fino al 50% del totale. Questo rende ancora più urgente l’avvio considerate le intrinseche difficoltà organizzative che ogni docente dovrà affrontare.
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