Economia e Fisco

Pagamento supplenze brevi: in arrivo il saldo di tutti gli arretrati, ma la tensione resta altissima

Mancano pochi giorni alla data indicata da Noipa come utile per l’atteso saldo di tutti gli arretrati accumulatisi nei mesi scorsi nei confronti dei supplenti brevi. Ma, un po’ per paura che la promessa venga disattesa, un po’ per sfiducia in virtù di quanto accaduto nei mesi passati, la tensione resta alta nei rapporti tra sindacati e ministero, in attesa di scoprire se davvero la soluzione verrà risolta.

Il timore di nuovi ritardi

E soprattutto se verrà risolta in maniera definitiva, consentendo ai supplenti brevi da ora in avanti di percepire gli stupendi con regolarità, come loro diritto. O se all’indomani del saldo, si assisterà a un nuovo accumulo di ritardi. La questione dei ritardi nei pagamenti degli stipendi per i supplenti brevi e saltuari del settore scolastico continua a suscitare polemiche, nonostante l’annuncio di NoiPa di un’emissione speciale prevista per il 17 gennaio. Il problema non è nuovo e ha generato malcontento tra i lavoratori precari, che in molti casi attendono il salario da ottobre.

Il deputato del Partito Democratico, Luciano D’Alfonso, ha denunciato la situazione definendola inaccettabile e ha annunciato un’interrogazione parlamentare. D’Alfonso ha sottolineato come i ritardi penalizzino docenti e personale ATA, figure essenziali per garantire la continuità educativa. Ha inoltre dichiarato che incontrerà il capo dipartimento del Ministero dell’Istruzione per individuare e affrontare le cause di tali ritardi. Il deputato ha proposto di trattare i compensi dei supplenti brevi come spese fisse, al pari degli stipendi per maternità, per evitare simili disservizi in futuro.

Il rispetto delle scadenze

Anche i sindacati hanno espresso dure critiche. La Gilda degli Insegnanti, tramite il suo segretario Vito Castellana, ha definito la situazione “vergognosa e inaccettabile”, denunciando la mancanza di attenzione verso i bisogni dei precari. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, dal canto suo, ha replicato sostenendo che i pagamenti degli stipendi sono stati garantiti nei tempi previsti grazie a variazioni di bilancio tra settembre e novembre 2024. Ha inoltre affermato che i ritardi segnalati sono limitati a pochi casi specifici.

Anief, attraverso il presidente Marcello Pacifico, ha evidenziato l’importanza di rispettare le scadenze per i pagamenti e ha lodato le pressioni sindacali che hanno contribuito a ottenere risultati. Tuttavia, Pacifico ha avvertito che, in caso di ulteriori ritardi, i lavoratori potrebbero essere costretti a intraprendere azioni legali individuali.

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