Scuola

Concorso scuola 2024: riapertura domande tramite interpello in alcune regioni in vista delle prove scritte per reclutare nuovi commissari

In attesa dell’avvio del concorso scuola PNRR2, le cui prove dovrebbero iniziare tra circa un mese, si registra la decisione del ministero di procedere con la riapertura delle domande dei commissari. La decisione si rende necessaria in particolare per alcune regioni, nello specifico Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Molise, Piemonte.

Pubblicazione di interpelli

Per far fronte a questa situazione, gli USR stanno procedendo con la pubblicazione degli Interpelli utili a ricoprire ruoli specifici di commissari per lo svolgimento delle prove dei concorsi DDG n. 3059/2024 per la scuola secondaria e DDG n. 3060/2024 per infanzia e primaria.

In Emilia Romagna, è emerso a bocce ferme che in virtù della composizione attuale delle commissioni, è indispensabile procedere con il reclutamento di altro personale. Non basta infatti quello che ha presentato istanza secondo le modalità di cui all’avviso MIM 220892 del 19/12/2024.

Le situazioni nelle singole regioni

Proprio per far fronte a questa situazione e risolverla prima possibile, gli Usr stanno invitando chi è interessato a ricoprire le funzioni di Presidenti, Commissari e in particolare di Aggregati di lingua inglese a candidarsi per ottenere l’incarico.

In Friuli Venezia Giulia è emerso che non sono state presentate abbastanza istanze. Il rapporto tra commissari e candidati al concorso appare insufficiente, per questo si dovrà procedere anche con la nomina di Presidenti e componenti supplenti. C’è infatti da mettere in conto la possibilità che si rendano necessarie eventuali sostituzioni. Anche in questa regione, quindi è attivata la procedura di interpello per gli aspiranti in possesso dei requisiti previsti dagli articoli 14, 15, 16, 17, 18 e 19 del Decreto ministeriale n. 205 e 206/2023.

Interpello anche in Molise per candidati in possesso dei requisiti, per specifiche classi di concorso. Necessità che è emersa anche in Piemonte, dove è stata avviata una specifica procedura regionale. L’obiettivo è realizzare un database cui attingere in caso di necessità.

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