Latino alle medie: è polemica per il ritorno di questa materia dal prossimo anno, ma non sarà obbligatorio per tutti
E’ polemica per la decisione di reintrodurre il latino alle scuole medie, ma non solo. Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha annunciato una serie di riforme che interesseranno il sistema scolastico italiano a partire dall’anno scolastico 2025-2026. Tra le novità più discusse vi è la reintroduzione opzionale dello studio del latino nelle scuole medie, a partire dal secondo anno.
Su base volontaria
Va detto che il ritorno del Latino alle medie, dal prossimo anno, ci sarà ma sarà facoltativo, almeno inizialmente. Probabilmente in attesa di capire come gli studenti recepiranno la novità, per poi pensare di reintegrarlo in maniera strutturale. Per il momento il ritorno del latino nelle scuole medie sarà su base volontaria. La normativa per il prossimo anno prevede che un’ora a settimana consentirà agli studenti di avvicinarsi alla lingua madre dell’italiano. L’obiettivo è che sviluppino competenze logiche e di traduzione. Invece per quel che riguarda lo studio della storia, è previsto che si concentri sulle vicende dell’Italia, dell’Europa e dell’America, focalizzandosi sul contesto occidentale e abbandonando il tradizionale approccio “geostorico”.
Lo studio della Bibbia
L’obiettivo dichiarato è quello di migliorare le competenze linguistiche degli studenti, approfondendo le basi della grammatica e della sintassi italiana, e di far riscoprire ai giovani una lingua fondamentale per la comprensione delle radici culturali europee. Il Ministro Valditara ha sottolineato come lo studio del latino possa rafforzare la conoscenza delle radici culturali e il gusto per la lettura.
Oltre al latino, la riforma prevede l’introduzione dello studio della Bibbia fin dalla scuola primaria, insieme all’epica classica e alla mitologia. Questo approccio mira a fornire agli studenti una comprensione più profonda del patrimonio culturale e delle tradizioni che hanno plasmato la società occidentale. È importante notare che l’inserimento del testo sacro nei programmi scolastici avrà un approccio culturale e non religioso, focalizzandosi sul suo valore storico e letterario.
Iscriviti al nostro canale Telegram per ricevere tutti gli aggiornamenti sulla scuola. Seguici su Google News cliccando su “segui”.