Scuola

Scuole chiuse domani: allerta meteo 18 gennaio, i Comuni che hanno deciso per sospensione delle attività didattiche o chiusura totale

L’Italia meridionale e insulare continua a fare i conti con una grave ondata di maltempo, che interessa vaste aree del territorio. Anche per domani, sabato 18 gennaio, sono previste condizioni meteorologiche particolarmente avverse, con criticità significative in diverse zone. In Calabria è stata diramata un’allerta arancione, che indica una situazione di rischio elevato per la sicurezza delle persone e dei beni.

I comuni colpiti

Le autorità raccomandano massima prudenza e invitano i cittadini a seguire scrupolosamente le indicazioni fornite per tutelare la propria sicurezza. L’elenco dei comuni interessati dalle allerte potrebbe subire aggiornamenti nelle prossime ore; pertanto, è opportuno consultare i siti ufficiali dei comuni per ottenere informazioni sempre aggiornate. La Protezione Civile esorta inoltre a monitorare costantemente le condizioni meteo e a fare riferimento alle autorità locali. Per maggiori dettagli, è possibile visitare il sito ufficiale della Protezione Civile all’indirizzo https://www.protezionecivile.gov.it/.

Le aree della Calabria maggiormente colpite includono vari comuni nelle province di Catanzaro, Cosenza, Crotone, Reggio Calabria e Vibo Valentia. Tra i comuni interessati figurano Catanzaro, Lamezia Terme, Cosenza, Rende, Crotone e Gioia Tauro, solo per citarne alcuni. Anche la Sardegna sta vivendo una situazione meteorologica difficile, con allerte attive in territori delle province di Nuoro e del Sud Sardegna, che includono località come Nuoro, Tortolì, Muravera e Villaputzu.

La chiusura delle scuole

Le condizioni avverse hanno spinto alcuni sindaci e prefetti a prendere provvedimenti specifici per la sicurezza della popolazione, tra cui la sospensione delle attività didattiche o la chiusura totale delle scuole. La sospensione delle attività didattiche prevede l’interruzione delle lezioni, pur mantenendo aperti gli edifici scolastici e garantendo i servizi essenziali. In questo caso, il personale ATA è tenuto a presentarsi sul posto di lavoro, mentre i docenti sono esonerati dalla presenza, salvo diverse disposizioni del dirigente scolastico. Al contrario, la chiusura totale rappresenta un intervento più drastico, che prevede la completa chiusura degli istituti. In tale scenario, nessun membro della comunità scolastica è tenuto a recarsi a scuola, e le assenze sono considerate giustificate senza alcuna penalizzazione economica.

Per quanto riguarda il recupero dei giorni di lezione persi, non sempre è obbligatorio. L’anno scolastico è considerato valido anche senza raggiungere i 200 giorni previsti, purché siano garantiti gli obiettivi di apprendimento degli studenti e i docenti abbiano elementi sufficienti per le valutazioni. La decisione di recuperare le lezioni è demandata alle singole scuole, che devono tener conto delle necessità educative e organizzative.

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