Scuola

Corsi Indire sostegno da 30 Cfu: via in primavera per 50mila nuovi docenti, rischio sovraffollamento

In primavera parallelamente al Tfa decimo ciclo verranno avviati i Corsi Indire da 30 Cfu che si specializzeranno in vista del prossimo anno scolastico altri 50mila docenti di sostegno. E’ un bene per la scuola o questa “invasione” di docenti specializzati potrà comportare problematiche?L’aumento del numero di docenti specializzati sul sostegno rappresenta una grande opportunità per migliorare l’inclusione scolastica.

La formazione specifica

La maggiore disponibilità di insegnanti preparati garantisce una copertura più adeguata delle cattedre, riducendo il ricorso a personale senza formazione specifica. Ciò è fondamentale per assicurare una continuità educativa, spesso compromessa dall’assegnazione temporanea di supplenti non specializzati. Inoltre, questi corsi offrono ai docenti già in servizio la possibilità di acquisire competenze aggiuntive, migliorando il loro contributo al lavoro di squadra e alla didattica inclusiva.

Rischi di sovraffollamento

Un improvviso aumento di docenti specializzati potrebbe creare un eccesso di rispetto alle reali necessità delle scuole, specialmente in alcune regioni. Questo genera insoddisfazione e competizione rischiando eccessiva tra gli insegnanti, oltre a complicare la gestione della mobilità e dei trasferimenti. È fondamentale calibrare l’offerta formativa rispetto al fabbisogno reale, per evitare squilibri nel sistema scolastico.

Qualità della formazione

La creazione di corsi su larga scala, come quelli da 30 CFU, potrebbe ridurre la qualità della preparazione se non viene garantita una formazione rigorosa e ben strutturata. Docenti poco preparati, sebbene specializzati sulla carta, potrebbero non essere in grado di rispondere efficacemente alle esigenze degli alunni con disabilità, compromettendo la qualità dell’inclusione.

Percezione del ruolo di sostegno

La possibilità di accedere a percorsi abbreviati rischiando di far percepire la specializzazione sul sostegno come una soluzione semplice per ottenere stabilità lavorativa o punti aggiuntivi, attirando candidati non realmente motivati. Questo potrebbe ridurre il valore del sostegno come ruolo fondamentale per l’inclusione e l’apprendimento.

La strategia

L’introduzione di 50.000 nuovi docenti di sostegno è un’opportunità significativa per migliorare il sistema scolastico italiano, ma richiede una gestione attenta e calibrata. È essenziale mantenere alta la qualità della formazione, monitorare i fabbisogni reali e garantire che il sostegno venga scelto per la vocazione, non come un’alternativa strategica. Solo così sarà possibile bilanciare i benefici dell’iniziativa con i rischi di un sistema sovraccarico o disorganizzato.

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