Insegnanti di sostegno all’estero: è emergenza, un solo docente deve occuparsi anche di sei o più alunni con disabilità, va anche peggio nella scuola primaria dove arriva fino a 1 a 7
Prosegue l’emergenza sul sostegno in Italia, ma non solo. L’emergenza si fa sentire anche nelle scuole italiane all’estero. Se per le scuole italiane molto si farà nelle prossime settimane, con le nuove assunzioni previste per il 2025 e l’avvio dei Corsi Indire e del decimo ciclo Tfa, per le scuole all’estero la situazione è più complessa.
Dati allarmanti
L’allarme viene lanciato dal segretario generale della Uil Scuola Giuseppe D’Aprile, nel corso di un’assemblea all’Istituto Enrico Fermi di Madrid, scuola statale italiana:
“Dagli incontri con il personale delle scuole italiane all’estero – spiega – emerge un dato allarmante: un solo insegnante di sostegno deve occuparsi anche di sei o più alunni con disabilità. Questo rapporto, soprattutto nella scuola primaria e che arriva fino a 1 a 7, è insostenibile e interessa anche gli altri ordini di scuola”.
“Riteniamo l’organico di sostegno insufficiente e da potenziare per garantire assistenza adeguata agli alunni con disabilità in tutte le scuole statali italiane all’estero. Le prossime selezioni del Ministero Affari Esteri per nuove graduatorie nelle Scuole Europee non bastano – sottolinea – è essenziale che nel contingente 2025/26 vengano coperti tutti i posti di sostegno richiesti dalle nostre sedi scolastiche estere”.
Miglioramento dell’offerta formativa
“Inoltre la gestione delle risorse è un problema enorme. Su 22 milioni di euro stanziati negli ultimi 18 anni, messi a disposizione per la contrattazione integrativa per i progetti di miglioramento della offerta formativa delle nostre scuole all’estero, ben 14 milioni sono stati restituiti al Ministero perché non utilizzati. Questo spreco – precisa D’Aprile – è il risultato di un contratto integrativo che esclude quasi la metà del personale. Non possiamo accettare che il 40% dei docenti venga tagliato fuori dai fondi destinati all’offerta formativa.”
L’argomento è stato affrontato anche da Angelo Luongo, responsabile dipartimento scuole italiane all’estero, che ha sottolineato come “Con il Dl 71, il governo ha concesso la possibilità di una proroga triennale al personale scolastico all’estero al termine del mandato. Esprimiamo forte preoccupazione per i ritardi del Maeci nell’avvio delle procedure poiché gli Usr non hanno ancora ricevuto le richieste di nulla osta necessarie per la destinazione all’estero”.
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