Scuola

Specializzazione sostegno: nel 2025 ci saranno 50mila nuovi docenti grazie ai Corsi Indire

Il prossimo anno scolastico sarà caratterizzato dalla disponibilità, da parte delle scuole italiane, di un altissimo numero di specializzati, probabilmente senza precedenti. Merito (o colpa, secondo i punti di vista) del progetto del ministro Valditara di inserire i Corsi Indire per la specializzazione sul sostegno a fianco del decimo ciclo del Tfa.

Corsi in primavera

I due percorsi molto diversi tra loro, ed è questa la motivazione principale delle critiche da parte dei detrattori, dovrebbero partire in parallelo. Il periodo temporale più accreditato per l’avvio di questi percorsi è la primavera. Se per il Tfa decimo ciclo ci sono pochi dubbi circa il suo avvio, più perplessità circa la possibilità che venga rispettata la tempistica riguarda i Corsi Indire, considerato che ancora mancano i decreti che sanciscano in maniera definitiva le loro caratteristiche.

Ma già molto si sa di questi nuovi percorsi di specializzazione previsti dal decreto scuola e sport approvato la scorsa estate.

I requisiti di partecipazione

Sono stati introdotti dall’articolo 6 della Legge 106/2024 di conversione del DL 71/2024. Comportano l’obbligo di ottenere almeno 30 CFU entro il 31 dicembre 2025. Potranno partecipare i docenti che possono vantare servizio su posti di sostegno per almeno tre anni scolastici, anche non consecutivi, nei cinque anni precedenti, nelle scuole statali o paritarie, nello stesso grado di istruzione.

Via libera anche ai docenti che hanno conseguito all’estero un titolo per il sostegno, purché alla data di entrata in vigore del DL 71/2024, abbiano completato un percorso di sostegno presso un’università estera accreditata o altro organismo autorizzato nel Paese di origine e sono ancora in attesa del riconoscimento in Italia, rinunciando al contenzioso in atto.

L’obiettivo dei Corsi Indire sarà quello di formare 50 mila insegnanti.

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