Corsi Indire sostegno: percorsi formativi più rigorosi, durata minima di 6 mesi, selezioni iniziali, laboratori in presenza, esami intermedi e tirocini obbligatori, le richieste degli specializzati
Nei prossimi giorni verrà ufficializzato l’avvio dei Corsi Indire per la specializzazione sul sostegno di cui beneficerà una platea di circa 50mila docenti. Si tratta di corsi abbreviati rispetto al Tfa, che sta per essere avviato con il decimo ciclo. Potranno partecipare i docenti con esperienza, che vantano almeno tre anni di servizio su posto di sostegno negli ultimi cinque anni anche non consecutivi.
A chi sono rivolti
Potranno partecipare anche i docenti con titoli esteri presso università accreditate o enti abilitati, purché rinuncino a a eventuali istanze di riconoscimento del titolo già presentate in Italia. I corsi, interamente online, consentiranno di ottenere 30 Cfu entro fine anno al contrario dei 60 del Tfa.
Ma le proteste continuano, anzi si fano sempre più insistenti man mano che si avvicina l’avvio di questi percorsi. In particolare, i docenti specializzati per il sostegno, tramite la Flc Cgil Roma e Lazio, lanciano un appello al Comitato Tecnico Scientifico dell’Osservatorio permanente sull’inclusione del Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Le richieste
Tramite la pagina social “ilprof.specializzato”, i docenti già specializzati, temendo un impoverimento della qualità della formazione che andrebbe a scapito degli studenti destinatati di questo tipo di insegnamento, chiedono percorsi formativi più rigorosi, con una durata minima di 6 mesi, selezioni iniziali, laboratori in presenza, esami intermedi e tirocini obbligatori.
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