Scuola

Concorso scuola 2025: per la stessa classe di concorso, la soglia minima di accesso alla prova orale sarà diversa a seconda della regione in cui si partecipa

Tra febbraio e marzo, con date ancora da ufficializzare, prenderà il via il concorso docenti PNRR 2, in parte diverso dal suo predecessore in virtù di alcune modifiche regolamentare introdotte dal ministero, finalizzate soprattutto a snellire la procedure a ridurre i tempi complessivi del concorso stesso.

L’ultimo punteggio

Una di queste novità, probabilmente la più impattante a livello regolamentare, riguarda il punteggio minimo per poter accedere alla prova orale. Non basterà più ottenere il punteggio minimo di 70 centesimi. Per poter accedere alla prova orale, il punteggio minimo di 70 sarò requisito necessario ma non sufficiente, in virtù dei dettami contenuti nel DL Scuola e Sport (DL 71/2024).

L’articolo 14-bis prevede infatti che accederanno all’orale un numero di candidati pari a tre volte il numero dei posti disponibili per ciascuna Regione e classe di concorso o tipologia di posto, compresi i candidati che avranno raggiunto lo stesso punteggio dell’ultimo candidato ammesso.

La disparità di trattamento

Questo significa che l’accesso alla prova orale dipenderà dai punteggi più alti. Se questo da un lato consentirà di stilare una graduatoria basata esclusivamente sul merito, dall’altro lato si rischia una disparità di trattamento a livello nazionale per quel che concerne la soglia minima di accesso all’orale.

Si prevede infatti che per una specifica classe di concorso, la soglia minima di accesso alla prova orale sarà differente a seconda delle diverse regioni. Lo stesso punteggio potrebbe bastare infatti in una regione e non bastare in un’altra. Quel che è certo è che non si potrà fare ricorso, dal momento che il TAR ha già definito questo meccanismo legittimo, considerato il carattere regionale della graduatoria di merito del concorso.

Criterio legittimo

Secondo il TAR questa differenziazione è correlata alla diversa dotazione organica regionale delle varie classi di concorso e tipologie di posto. Non a caso ci sono diverse disponibilità a seconda delle regioni. Il criterio è legittimo perché vale per tutte le regioni e perché ogni candidato può scegliere liberamente la regione dove iscriversi al concorso, a prescindere dalla propria provenienza.

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