Scuola

Secondo ciclo percorsi abilitanti: diventerà una procedura ordinaria per l’abilitazione, simile al TFA sostegno e ai Corsi Indire

C’è grande curiosità per capire quali novità il ministero comunicherà ai sindacati nell’informativa prevista oggi inerente l’avvio dei percorsi abilitanti del secondo ciclo. L’importanza dell’avvio di questa colonna portante della riforma del reclutamento docenti, si comprende se si pensa che i percorsi abilitanti previsti dal DPCM diventeranno in futuro una procedura ordinaria per l’abilitazione. Per fare un parallelo, avranno lo stesso valore del TFA per il sostegno, e a breve anche dei Corsi Indire per i docenti con servizio.

Le categorie penalizzate

L’incertezza però regna ancora sovrana, se si considera che molte università non hanno ancora concluso il primo ciclo. Se non si perfezionerà questo passaggio, non si potrà avviare il secondo ciclo.

I sindacati nell’incontro di oggi chiederemo chiarimenti, con particolare riferimento ad alcune categorie penalizzate da questa situazione, come i vincitori del concorso PNRR 1. Si tratta di una categoria di docenti che devono necessariamente conseguire l’abilitazione entro il 30 giugno 2025.

I vincitori di concorso non abilitati

Il contesto in cui ci si muove dice però che c’è un’evidente mancanza di corsi disponibili in determinate classi di concorso. per questi i sindacati chiederanno provvedimenti straordinari.

Tema centrale dell’incontro di oggi, la formazione iniziale del personale neoassunto nella scuola secondaria. La fretta riguarda in particolare i percorsi abilitanti pensati per i vincitori di concorso non abilitati. I sindacati attendono di visionare la documentazione specifica. Da chiarire anche il bisogno di pensare ad agevolazioni per situazioni particolari di docenti che per la loro condizione potrebbero avere difficoltà a frequentare i tirocini obbligatori.