Anno sabbatico scuola retribuito: stipendio all’80% in Italia ma non in tutte le province e i contributi vanno pagati autonomamente
La percentuale dello stipendio nell’anno sabbatico per i docenti in Italia arriva all’80%, ma non ovunque. L’obiettivo è fare in modo che qualunque docente decida di usufruirne, possa contare sull’80% dello stipendio in modo da potersi dedicare davvero ad attività alternative di crescita personale e professionale, senza che questo impatti troppo sul tenore di vita.
Allineare lo stipendio
L’obiettivo di portare l’anno sabbatico per i docenti retribuito all’80% come a Bolzano è una battaglia di Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief. “Chiediamo di cambiare la legge e di rendere disponibili le risorse perché non esistono docenti di serie A e serie B. Quello che è previsto in provincia di Bolzano deve essere esteso al personale docente di tutto il territorio nazionale”. Lo ha dichiarato il leader Anief a Orizzonte Scuola.
L’obiettivo è fare in modo che in tutta Italia lo stipendio sia allineato al massimo possibile, che oggi è rappresentato dalla provincia di Bolzano. In quella zona è infatti sancito che nell’arco di 5 anni il personale docente, nel limite del 5% del contingente di personale docente a tempo pieno della rispettiva area/ripartizione, possa richiedere un periodo di riposo della durata di un anno.
Le condizioni
Un riposo che consente di percepire uno stipendio molto vicino a quello percepito durante il normale insegnamento, ovvero con una riduzione solo all’80%.
Ci sono alcune condizioni specifiche che devono concorrere. Innanzitutto si può richiedere dal quarto anno formativo in caso di un’anzianità di servizio di almeno dieci anni. Oppure dal terzo anno formativo in caso di un’anzianità di servizio di almeno 15 anni. Ultima possibilità, dal primo anno formativo in caso di un’anzianità di servizio di almeno 20 anni.
Gli oneri previdenziali
“Nel resto del paese -ricorda Pacifico – docenti e dirigenti, che hanno superato l’anno di prova, possono richiedere l’anno sabbatico ma non viene retribuito, non dà diritto alla progressione di carriera, e spetta ogni 10 anni. Perché questa differenza? Bisogna modificare la legge. E chiederemo ancora i buoni pasto per tutti come succede in provincia di Trento“.
Va ricordato che una legge specifica regolamento la richiesta dell’anno sabbatico in Italia: nello specifico è l’art. 26, comma 14 della legge 448/1998. E’ consentito a docenti e dirigenti pagare gli oneri previdenziali a proprie spese.
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