Economia e Fisco

Aumento stipendio docenti 2025: anche a febbraio confermato aumento in attesa di quelli di aprile

A gennaio il personale della scuola ha percepito in busta paga un incremento stipendiale dovuto al mancato rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) 2022-2024 per il settore Istruzione, Università e Ricerca. Un ritardo, causato dall’atto di indirizzo ancora bloccato presso la Funzione Pubblica, che ha portato all’applicazione, a partire da gennaio, di un anticipo pari a 6,7 volte l’indennità di vacanza contrattuale già prevista in busta paga dalla fine del 2023. L’importo varia tra i 6,84 e i 17,41 euro lordi, a seconda del profilo professionale.

Gli incrementi di gennaio 2025

Nel cedolino dello stipendio di gennaio, sotto la voce “975/ – Anticipo rinnovo CCNL 2022-2024”, il personale scolastico ha ricevuto importi variabili:

  • 45 euro lordi per i collaboratori scolastici precari o con meno di 8 anni di servizio;
  • 116,65 euro lordi per i dirigenti scolastici.

L’anticipo è strettamente legato al profilo professionale e contrassegnato da un codice aggiuntivo nel cedolino, che permette di identificare il livello e la posizione del dipendente.

Ulteriori incrementi previsti ad aprile 2025

Un ulteriore aumento è previsto per aprile 2025. Sarà collegato al mancato rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro del triennio successivo (2025-2028), la cui prima tranche di finanziamenti è stata già inserita nella Legge di Bilancio approvata a fine 2024.

Anticipi e contratto

Sia l’incremento di gennaio che quello di aprile rappresentano degli anticipi rispetto al futuro contratto collettivo. Quando il nuovo CCNL sarà formalizzato dall’ARAN, i dipendenti scolastici riceveranno in busta paga soltanto circa la metà dell’aumento contrattuale concordato: l’altra metà è quella già erogata in anticipo tramite l’indennità di vacanza contrattuale.

Incrementi reali e inflazione

Gli importi indicati sono lordi. L’incremento reale dello stipendio è quindi modesto, soprattutto considerando che tra il 2022 e il 2024 il costo della vita è aumentato di oltre il 16%. Un dato che evidenzia come l’adeguamento stipendiale non sia sufficiente a compensare l’erosione del potere d’acquisto subita negli ultimi anni.

Gli anticipi applicati nel 2025 rappresentano un passo verso l’adeguamento economico, ma le difficoltà legate al rinnovo dei contratti collettivi di lavoro continuano a penalizzare il personale della scuola. Resta da vedere se e quando il CCNL sarà effettivamente approvato, portando a un’effettiva rivalutazione degli stipendi in linea con l’andamento del costo della vita.

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