Materie esame di stato 2025: seconda prova maturità per licei e istituti tecnici e professionali
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha reso note le materie oggetto della seconda prova scritta dell’Esame di Stato 2025.
Nei Licei, gli studenti affronteranno prove differenziate in base all’indirizzo di studio: Latino per il Classico, Matematica per lo Scientifico e Scienze applicate, Lingua straniera per il Linguistico, Scienze umane per il Liceo delle Scienze umane, Diritto ed Economia politica per l’opzione Economico-sociale, discipline artistiche specifiche per il Liceo artistico, Teoria e composizione per il Musicale e Tecniche della danza per il Coreutico.
Negli Istituti tecnici le prove variano a seconda della specializzazione: Economia aziendale per Amministrazione, Finanza e Marketing, con Lingua inglese per Relazioni internazionali e Informatica per Sistemi informativi aziendali; Lingua inglese per Turismo; Geopedologia ed Estimo per Costruzioni, Ambiente e Territorio; Informatica e Telecomunicazioni nei rispettivi indirizzi; Progettazione multimediale in Grafica e comunicazione; Economia e Legislazione per Produzioni e trasformazioni e Gestione dell’ambiente e del territorio negli istituti agrari, con Enologia per l’articolazione Viticoltura ed enologia.
L’Esame di Stato mantiene la sua struttura consolidata, prevista dal decreto legislativo 62/2017. Si articola in una prova scritta di Italiano, comune a tutti gli indirizzi, in programma per il 18 giugno 2025, e in una seconda prova scritta, specifica per ogni percorso di studi, prevista per il giorno successivo. Per gli istituti professionali, questa prova valuterà le competenze generali anziché singole discipline. Seguirà il colloquio orale, durante il quale i candidati dovranno dimostrare le competenze acquisite, comprese le esperienze di alternanza scuola-lavoro (PCTO) e le conoscenze di Educazione civica. In alcuni casi, il colloquio includerà la discussione di un elaborato su cittadinanza attiva.
Le commissioni d’esame saranno formate da un presidente esterno e da sei commissari, di cui tre esterni e tre interni.
In alcune scuole è prevista una terza prova scritta, come nei programmi EsaBac, nelle sezioni internazionali o nelle scuole con lingua d’insegnamento specifica. Il punteggio finale dell’esame deriva dalla somma dei voti delle prove scritte e dell’orale, ciascuno con un massimo di 20 punti, ai quali si aggiungono i crediti scolastici maturati nel triennio, fino a un massimo di 60 punti. Sebbene i test Invalsi siano obbligatori, non influenzano il voto finale.
Secondo il Ministro Valditara, l’obiettivo dell’esame è valorizzare il percorso formativo degli studenti, garantendo standard elevati e ponendo attenzione alla crescita personale e al rispetto delle regole.
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