Concorso Scuola 2025: idonei protestano contro il sistema dei quiz a crocette che vanifica esperienza sacrifici
L’ufficializzazione delle prove scritte per il nuovo concorso scuola 2025, il Pnrr2, è l’occasione per ribadire le proteste da parte dei docenti esclusi dal PNRR1, i cosiddetti “idonei” non vincitori che non sono rientrati in graduatoria pur avendo superato le prove, nei confronti di queste procedure in serie.
Idonei penalizzati
Il Pnrr2 inizia con il Pnrr1 ancora in corso, e con il rischio addirittura per alcuni candidati di sovrapposizione di data tra gli orali del primo e gli scritti del secondo. E addirittura con il pnrr3 all’orizzonte, programmato per la prossima estate o al massimo per il prossimo autunno. Per il nuovo concorso scuola le prove scritte si terranno tra il 19 e il 27 febbraio.
Sotto accusa non solo la frequenza dei nuovi concorsi che penalizza gli idonei dei precedenti, ma anche il sistema di selezione basato su quiz a crocette, incapace di selezionare adeguatamente in base alle competenze die singoli.
E così esperienza e sacrificio vengono vanificati, con i docenti precari che restano intrappolati in un sistema che ha bisogno di loro ma non li rispetta.
La protesta dei precari
Il Ministero dell’Istruzione viene paragonato ad un “moderno Minosse”, che decide il destino dei precari con le sue continue riforme. Luigi Sofia, portavoce dei docenti esclusi dal PNRR1 spiega: “Li vedi, errano smarriti tra piattaforme inceppate, SPID, ricorsi, avvocati, comunicazioni tardive e regole cambiate in corsa”, osserva Sofia, sottolineando la frustrazione di chi ha già affrontato concorsi passati, superando prove e vedendo poi l’agognata immissione in ruolo sfumare a causa di requisiti come il C1 in inglese o l’accesso a percorsi telematici, indipendentemente dalla materia insegnata.
“Sono coloro che tengono in piedi la scuola pubblica, nonostante tutto”, afferma Sofia. “Anche tra le fiamme dell’ingiustizia, nonostante l’inferno, non smetteranno di lottare”.
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