Riaprono i termini per la presentazione delle domande di pensionamento per docenti e ATA. La riapertura riguarda Quota 103 e Opzione Donna, con scadenza fissata al 28 febbraio. A breve verranno riaperte le operazioni, con l’accesso alla pensione per questi due istituti confermata anche per il 2025.

Opzione Donna

Le lavoratrici che entro il 31 dicembre 2024 hanno maturato almeno 35 anni di contributi e hanno compiuto 61 anni di età, con una riduzione fino a due anni in base al numero di figli, possono accedere a Opzione Donna presentando domanda entro il 28 febbraio 2025 attraverso la piattaforma “Polis – istanze on line”. L’accesso è previsto anche per chi assiste familiari con disabilità grave, secondo l’art. 3, comma 3, della legge 104, o per chi ha un’invalidità civile pari o superiore al 74%.

Quota 103

Per quanto riguarda Quota 103, possono accedervi coloro che, entro il 31 dicembre 2025, raggiungono i 62 anni di età e hanno versato almeno 41 anni di contributi. Anche in questo caso, la domanda va inoltrata tramite “Polis – istanze on line” entro il 28 febbraio 2025. Per chi maturerà i requisiti nel 2025, il calcolo della pensione seguirà le regole del sistema contributivo e l’assegno mensile lordo non potrà superare quattro volte il trattamento minimo fino al raggiungimento dell’età pensionabile, momento in cui verrà erogato l’importo pieno.

Ape Sociale

L’Ape Sociale è confermata anche per il 2025. Possono farne richiesta, con domanda cartacea entro il 31 agosto 2025, i lavoratori con almeno 63 anni e 5 mesi di età che assistono familiari disabili ai sensi dell’art. 3, comma 3, della legge 104 o che abbiano un’invalidità civile pari o superiore al 74%, a condizione che abbiano maturato almeno 30 anni di contributi. L’accesso è consentito anche a chi svolge lavori gravosi, come i docenti della scuola dell’infanzia e primaria, purché abbia accumulato almeno 36 anni di contributi. Le lavoratrici che hanno aderito a Opzione Donna potranno rinunciarvi nel caso in cui, presentando domanda per l’Ape Sociale entro il 31 marzo 2025, l’Inps riconosca loro il diritto a quest’ultima misura.

Ancora tutto in bilico invece per quel che concerne l’opportunità di restare in servizio fino a 70 anni. Nei prossimi giorni ci sarà un confronto con l’Inps dal quale emergerà l’intenzione o meno di confermare quanto previsto dalla circolare del Ministro Zangrillo.

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