Riservisti Tfa: passaggio al nuovo Corso Indire abbreviato per la specializzazione sostegno, non c’è ancora una risposta dal ministero
Non c’è ancora una data certa di avvio per i corsi Indire da 30 CFU per il sostegno. L’unica certezza è che si tratta di un provvedimento che sta dividendo il mondo della scuola tra chi li ritiene un ottimo strumento per aumentare il numero di specializzati e chi li ritiene un modo per far perdere valore alla specializzazione stessa, creando disparità tra percorsi di difficoltà differente che portano però allo stesso risultato.
I Corsi Indire stanno creando tensioni tra i docenti specializzati, in particolare quelli che hanno completato il TFA Sostegno, più lungo e impegnativo. Molti di loro considerano i corsi Indire una “scorciatoia” che non garantisce lo stesso livello di preparazione, causando una percezione di disparità tra i due percorsi. Questa situazione ha portato alla richiesta di rimborso delle spese o di trasferimento ai corsi Indire, per evitare ingiustizie, soprattutto per chi ha già investito tempo e risorse nel TFA.
Il Ministero giustifica i corsi Indire come una risposta alla scarsità di insegnanti di sostegno qualificati, soprattutto nelle regioni con una forte domanda. L’intento del percorso è valorizzare l’esperienza pratica dei precari con almeno tre anni di servizio.
La situazione rimane incerta, con attesa di direttive ufficiali per chiarire i requisiti e le modalità di accesso ai nuovi corsi, cercando di bilanciare le esigenze di formazione e le richieste di equità tra i docenti. Il TFA Sostegno, che richiede una formazione più rigorosa, ha visto alcuni docenti chiedere una valutazione distinta tra i due titoli per salvaguardare il suo valore.