Scuola

Specializzazione sostegno 2025: graduatorie sature, precari dirottano sull’abilitazione su materia

Le politiche degli ultimi anni del ministero e quelle in programma per i prossimi mesi stanno portando ad un aumento significativo e per certi versi incontrollato dei docenti di sostegno in Italia. Un aumento che sta portando a un numero totale di docenti specializzati con il rischio, nei prossimi mesi, della saturazione delle graduatorie per il sostegno.

40mila nuove specializzazioni

Tra Tfa e i prossimi Corsi Indire, che dovrebbero consentire la specializzazione di altri 40mila precari entro la fine del 2025, il numero di docenti potrebbe essere superiore alle necessità delle scuole. Il tutto con la solita disomogeneità a livello territoriale sul territorio nazionale. Il paradosso è che nel frattempo sono molti i docenti senza specializzazione che insegnano e che si profila con il nuovo provvedimento che consente alle famiglie di confermare i docente di sostegno, anche senza specializzazione, per il proprio figlio, un ulteriore incremento di questa categoria.

Nel frattempo come detto a livello nazionale la situazione è tutt’altro che uniforme, se si considera che nelle regioni del Nord le graduatorie stanno iniziando a riempirsi rapidamente. Non sono poche le province in cui il numero di docenti specializzati supera addirittura il numero di posti disponibili. Questo non fa altro che alimentare il precariato.

Il passaggio su materia

Situazione diversa al mezzo giorno, dove i posti sul sostegno sono già saturi. Le previsioni dei sindacati e delle associazioni di categoria dicono che entro un anno anche le province del Nord raggiungeranno la saturazione.

Una conseguenza di questa situazione, secondo il sindacato Asset Scuola, è che molti docenti precari stanno pensando di passare all’abilitazione su materia curricolare, partendo dal presupposto che materie specifiche, come Matematica, Lettere e Scienze possono assicurare maggiori opportunità di inserimento.

Per questo i percorsi di abilitazione su materia potrebbero consentire maggiori possibilità, una volta ottenuti i crediti, per le classi di concorso più richieste.

Il Ministro dell’Istruzione nell’annunciare i Corsi Indire ha assicurato che i nuovi specializzati non otterranno solo il titolo ma saranno gradualmente immessi in ruolo, nei prossimi anni.