Scuola

Secondo ciclo percorsi abilitanti: università stanno confermando le classi di concorso dello scorso anno e hanno richiesto l’attivazione di nuove classi di concorso per i vincitori del concorso PNRR1

In vista del secondo ciclo dei percorsi abilitanti, le Università hanno confermato le classi di concorso dello scorso anno accademico 2023/24 ma hanno anche richiesto l’attivazione di nuove classi di concorso. Si tratta di necessità che derivano dall’accesso diretto previsto per i vincitori del concorso PNRR1.

A questa categoria di docenti che hanno vinto la procedura senza avere l’abilitazione infatti, si riferisce la necessità di seguire il percorso da 30 o 36 CFU. Non è una condizione univoca, dal momento che è strettamente connessa alla situazione soggettiva al momento dell’attivazione dei percorsi.

Tutto ciò comporta che al 14 febbraio ancora nono sono state comunicate date precise per l’avvio delle procedure dei percorsi. Non è una buona notizia considerato che bisogna fare in tempo per le assunzioni in vista del prossimo anno scolastico. Il dato di fatto è che al momento non esiste ancora una data precisa.

Ma da cosa dipende il fatto che il Ministero sta ritardando così tanto la pubblicazione del decreto ministeriale di attivazione del secondo ciclo? Il motivo della mancanza di questo provvedimento fondamentale per sancire modalità e posti disponibili per ogni classe di concorso in ciascun ateneo è che non è ancora arrivato l’accreditamento da parte dell’ANVUR.

Senza di essa infatti non è possibile determinare quali classi di concorso potranno essere bandite dalle singole università. Una volta perfezionato questo passaggio, il Ministero potrà ufficializzare il decreto comunicando le date.