Algoritmo Gps 2025: docente rinunciatario per tutte le sedi disponibili ottiene incarico, nuova bocciatura del sistema
A pochi mesi dalla riapertura dell’informatizzazione nomine supplenze, con procedura telematica che salvo sorprese dovrebbe ricalcare quella degli scorsi anni, arriva una nuova bocciatura nei confronti dell’algoritmo che la prossima estate determinerà l’assegnazione degli incarichi a tempo determinato.
La nuova sentenza
Sulla falsa riga di quanto accaduto negli ultimi mesi, arriva una nuova sentenza da parte di un giudice che di fatto sconfessa quanto sostenuto dal ministero, e cioè che l’algoritmo opera in assoluta legittimità ed è esente da errori. L’ultima sentenza in questo senso, in ordine di tempo, è quella emessa dal Tribunale di Brescia – Sezione Lavoro.
La decisione del giudice, che va contro l’algoritmo, riguarda la situazione di un insegnante che è stato tagliato fuori, come molti suoi colleghi, dalle assegnazioni di supplenze annuali o fino al termine delle attività didattiche. Il motivo è che secondo l’Ufficio Scolastico Provinciale di Brescia, era da considerare rinunciatario per tutte le sedi disponibili. La decisione era stata presa in quanto il docente non aveva selezionato l’opzione per le nomine su spezzoni di cattedra, come la procedura impone.
Le motivazioni
Nel corso del primo turno di nomina per il docente non era stato possibile ottenere alcuno spezzone di cattedra. A quel punto l’amministrazione non lo ha più convocato neppure nel secondo turno, nonostante fossero disponibili posti per supplenze di lunga durata. La conseguenza per lui è stata l’esclusione totale dal processo di assegnazione.
Secondo il Tribunale di Brescia, in questo senso l’algoritmo ha operato in maniera illegittima, e ha accolto il reclamo del docente ribaltando la precedente ordinanza di rigetto e riconoscendo il diritto del docente alla nomina, con decorrenza giuridica dal primo giorno dell’anno scolastico fino al 31 agosto 2025.