Graduatorie, Gps e supplenze

Supplenze Gps: 150 preferenze, bisognerà risolvere il problema dei turni falsati dai docenti di ruolo ancora in graduatoria

L’assegnazione delle supplenze continua a evidenziare ancora una volta le criticità del sistema informatizzato, con turni di nomina che risultano spesso poco efficienti e ingiusti per alcuni candidati. Uno degli ostacoli principali riguarda la presenza di docenti di ruolo nelle Graduatorie ad Esaurimento (GaE) e nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS), che, pur avendo ottenuto un incarico a tempo indeterminato, non vengono immediatamente cancellati dagli elenchi.

Un sistema ingolfato dalle domande inutili

Molti docenti che hanno ottenuto il ruolo avevano precedentemente presentato domanda per le supplenze, indicando fino a un massimo di 150 preferenze. Una volta assunti a tempo indeterminato, questi candidati non accettano l’incarico proposto tramite algoritmo, restituendo di fatto la cattedra all’Ufficio Scolastico. Questo meccanismo genera un problema evidente: la disponibilità dell’incarico viene comunicata solo al turno successivo di nomina, penalizzando i candidati meglio posizionati che avrebbero potuto ottenerlo fin dal primo giro di assegnazioni.

Se le graduatorie fossero perfettamente aggiornate, sarebbe sufficiente un unico turno di nomina per garantire equità e trasparenza nel sistema. La realtà, invece, dimostra che la presenza di docenti di ruolo ancora inseriti negli elenchi produce una serie di effetti a catena, rendendo il processo meno efficace e aumentando i disagi per gli aspiranti supplenti.

L’obbligo di cancellazione e le tempistiche

Secondo la normativa vigente, l’amministrazione non è obbligata a eliminare automaticamente un docente dalle graduatorie subito dopo l’immissione in ruolo. La cancellazione avviene solo dopo il superamento del periodo di prova. Fino a quel momento, un docente già assunto potrebbe teoricamente ricevere una proposta di supplenza, anche se poi la rifiuterà.

Questo problema si presenta in particolare per coloro che scoprono di essere stati assunti a tempo indeterminato dopo il 7 agosto, ovvero dopo il termine ultimo per la presentazione delle preferenze per le supplenze. A quel punto, avendo già inoltrato la domanda, restano comunque all’interno del sistema informatizzato, con tutte le conseguenze che ne derivano.

La soluzione: il ritiro della domanda

Per evitare questo tipo di disfunzioni, gli Uffici Scolastici invitano i docenti di ruolo a ritirare la domanda di supplenza non appena ottengono conferma della loro assunzione definitiva. In questo modo, si eviterebbe di assegnare cattedre in modo inefficace e si garantirebbe una maggiore correttezza nei turni di nomina.