Scuola

Concorso scuola PNRR1: tutto da rifare in 5 regioni, nuove prove e nuova graduatoria dei vincitori

Il TAR Marche ha annullato il concorso docenti PNRR1 per violazione dell’anonimato nella prova pratica, dove ai candidati è stato chiesto di indicare nome e cognome sugli elaborati. La sentenza riguarda Abruzzo, Emilia Romagna, Marche, Puglia e Umbria, coinvolgendo i docenti di laboratorio delle scuole secondarie.

Non è la prima volta

Il concorso, gestito dall’USR Marche, prevedeva una prova scritta per la classe di concorso B022, che avrebbe dovuto garantire l’anonimato. Il TAR ha stabilito che la procedura non è stata trasparente, obbligando il Ministero a ripetere la prova pratica e, di conseguenza, le prove orali e la graduatoria.

Situazioni analoghe si erano già verificate con il TAR Lombardia, che aveva annullato prove per lo stesso motivo. Il principio di anonimato nei concorsi pubblici è sancito dal d.P.R. n. 487/1994, e la sua violazione comporta automaticamente l’annullamento della selezione.

La decisione presa dal tribunale amministrativo costringe ora il Ministero dell’Istruzione a organizzare di nuovo la prova pratica per tutti i candidati. Uno stop di cui il ministero non sentiva il bisogno, in questo avvio di 2025 in cui i ritmi sono particolarmente serrati visto l’avvio del nuovo concorso scuola Pnrr2 che rischia di sovrapporre le prove scritte agli ultimi orali del Pnrr1.

Cosa succede ora

Questa decisione del tribunale comporta anche la necessità che vengano ripetute anche le prove orali, per poi stilare una nuova graduatoria dei vincitori. La nuova selezione avrà effetto a partire dal prossimo anno scolastico. Una situazione di cui si dovrà adesso inevitabilmente tenere conto anche in vista del prossimo concorso scuola, facendo tesoro di quanto avvenuto in modo che l’errore non si ripeta nuovamente creando ulteriori disguidi. All’orizzonte c’è anche infatti, lo ricordiamo, il Pnrr3.