Tfa Indire 2025: a fine anno via alle assunzioni per i nuovi 85mila specializzati con tre anni di servizio
Fatica ancora a prendere il via il progetto del Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, finalizzato al potenziamento della formazione per gli insegnanti di sostegno, con l’obiettivo di colmare la cronica carenza di personale specializzato nelle scuole italiane. L’intento è quello di selezionare e preparare docenti in grado di rispondere in modo più efficace alle esigenze di alunni con diverse tipologie di disabilità. Nonostante la lunga attesa (il primo annuncio è stato fatto a inizio estate 2024), restano ancora da definire nel dettaglio i costi e le tempistiche per l’avvio dei nuovi percorsi di specializzazione.
La necessità di nuove assunzioni
Il settore del sostegno rappresenta una delle principali sfide per il sistema scolastico. Nonostante negli ultimi anni siano stati effettuati numerosi interventi, la situazione rimane critica. Il Ministro ha ricordato che sono stati assunti 14.000 docenti nell’anno scolastico precedente e 9.000 in quello attuale, ma ha anche sottolineato che i benefici di queste misure non saranno immediati, a causa dei ritardi strutturali accumulati nel tempo.
Il problema della specializzazione
Un nodo centrale riguarda la formazione degli insegnanti. Attualmente, su 108.000 docenti precari impiegati nel sostegno, circa 85.000 hanno maturato almeno tre anni di esperienza, ma non possiedono ancora la specializzazione richiesta. Secondo Valditara, il sistema universitario non è stato in grado di garantire un numero sufficiente di corsi, soprattutto nelle regioni settentrionali, contribuendo così a una carenza che penalizza il funzionamento del sistema scolastico.
Il piano per il futuro
Per ovviare a questa difficoltà, il Ministero sta lavorando in collaborazione con l’Indire e l’Osservatorio scolastico per la disabilità, sviluppando percorsi formativi alternativi a quelli accademici. L’obiettivo è valorizzare l’esperienza acquisita sul campo dai docenti con almeno tre anni di servizio, permettendo loro di ottenere la specializzazione in tempi più brevi. La vera sfida sarà concludere questi percorsi entro dicembre 2025, così da poter procedere con nuove immissioni in ruolo.