Graduatorie, Gps e supplenze

Preferenze sintetiche Gps: attenzione alle scelte, algoritmo assegna le supplenze prendendo in considerazione il codice meccanografico crescente dei Bollettini Ufficiali pubblicati dal Ministero

Ogni anno, con l’avvio della procedura di assegnazione delle supplenze tramite algoritmo, non mancano le polemiche da parte dei docenti coinvolti. Il sistema di informatizzazione delle nomine, che parte dopo la presentazione delle 150 preferenze ad agosto, spesso porta a risultati che alcuni candidati ritengono penalizzanti. Le scelte fatte in fase di domanda, infatti, influenzano in modo determinante l’esito delle assegnazioni.

Docenti esclusi e segnalazioni agli Uffici Scolastici

Molti aspiranti insegnanti contestano il fatto che l’algoritmo possa assegnare cattedre a colleghi con punteggi più bassi. Ogni anno, gli Uffici Scolastici si trovano a dover pubblicare chiarimenti per spiegare le dinamiche della procedura e rispondere alle proteste.

Un caso ricorrente riguarda i docenti considerati rinunciatari: se nella domanda non hanno indicato nessuna delle sedi disponibili lasciate libere da chi li precede in graduatoria, l’algoritmo li esclude dalla nomina per quella classe di concorso. Questo avviene perché il sistema non torna indietro una volta effettuata un’assegnazione.

L’importanza delle preferenze sintetiche

Un altro elemento chiave è l’uso delle preferenze sintetiche, che riguardano interi comuni, distretti o province. L’algoritmo assegna le cattedre seguendo un ordine basato sul codice meccanografico crescente delle scuole, come indicato nei Bollettini Ufficiali del Ministero dell’Istruzione.

In particolare, se un docente ha espresso preferenza per un’area ampia e ha dato disponibilità per spezzoni orari, il sistema può assegnargli un incarico parziale in una scuola. In tal caso, il docente mantiene comunque il diritto al completamento dell’orario con altri spezzoni disponibili.