Percorsi abilitanti docenti: rimozione del vincolo della domanda in una sola università, ma resta il tema della selezione per titoli e servizio
Partendo dal presupposto che ci sono ancora molte incertezze in merito all’avvio dei percorsi abilitanti da 60, 30 e 36 CFU per l’anno accademico 2024/25, con ritardi che si accumulano nella pubblicazione dei decreti e sindacati che mettono in preventivo un rinvio generalizzato al prossimo autunno, fermo restando che siamo ancora nei tempi tecnici per un avvio in primavera, sono diversi gli aspetti ancora incerti in vista del secondo ciclo.
I ritardi del primo ciclo
Secondo Orizzonte Scuola, uno degli aspetti più controversi riguarda il vincolo della domanda in un solo Ateneo. Una norma che mette a rischio la partecipazione non garantendo di rientrare nel numero dei posti disponibili in caso di attivazione della selezione per titoli e servizi. L’esperienza del primo ciclo anno accademico 2023/24 in questo senso è emblematica.
La normativa del primo ciclo infatti prevede che “ciascun candidato può presentare domanda di partecipazione per percorsi relativi alla medesima classe di concorso in una sola istituzione”.
Secondo molti corsisti, questo rappresenta un limite non da poco. Da parte sua il ministero ha sempre motivato questa decisione con la necessità di rendere più veloce e snella la procedura di iscrizione ai percorsi dell’anno accademico 2023/245. Un problema intrinseco nel primo ciclo, caratterizzato da un forte ritardo con cui era stato attivato, e che si sperava potesse essere superato in questo secondo ciclo proprio alla luce dell’esperienza accumulata sul campo dodici mesi fa.
La rimozione del vincolo
Nel frattempo le università hanno richiesto di rimuovere il vincolo, ma non è chiaro se il ministero ha deciso di accogliere o meno questo invito.
Per quanto riguarda la selezione per titoli e servizio, il Dm n. 621 del 22 aprile 2024 all’art. 1 comma 2 prevede che
“qualora le domande di ammissione dei candidati ai percorsi di cui al comma 1, lett. a) dell’articolo precedente eccedano i posti autorizzati, i criteri per l’accesso ai suddetti percorsi sono individuati all’allegato B, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente decreto”.
Anche in questo senso si aspetta il decreto, partendo dal presupposto che sarà confermata la normativa nella parte che tratta la selezione per titoli e servizi per i percorsi da 60 e 30 CFU per i quali è previsto un tetto massimo di iscrizioni. Per quel che riguarda i vincitori del concorso PNRR1, è previsto un accesso ai percorsi appositi da 30 e 36 CFU in sovrannumero.