Scuola

Concorso scuola 2025: domande più difficili e livello inglese oltre il B2 richiesto, il parere di chi lo ha già fatto

Sono interessanti e per certi versi sorprendenti le prime impressioni raccolte dai candidati che hanno svolto per primi lo scritto del concorso docenti Pnrr 2, iniziato mercoledì 19 febbraio con le prove scritte per la scuola dell’infanzia e primaria. La prova scritta, come per il Pnrr1, è caratterizzata da un test a risposta multipla composto da 50 quesiti. La prossima settimana ci saranno le altre prove scritte, messe in calendario dal ministero per il 25, 26 e 27 febbraio con i test per la scuola secondaria di primo e secondo grado.

Contrastanti i pareri in merito ai contenuti delle prove. Molte critiche, soprattutto da parte di chi ritiene alcuni quesiti “fuorvianti” e da interpretare. Nello specifico, è stata trovata ostica la parte inerente la lingua inglese. Secondo molti infatti la difficoltà la colloca al di sopra del livello B2 richiesto. Lo scrive Orizzonte Scuola.

La difficoltà evidenziata nella prova non ha impedito a molti candidati di ottenere ottimi punteggi, anche vicini ai 90 punti su 100. Cosa fondamentale, se si considera che per accedere allo scritto non basta più ottenere 70 punti.

Per quel che riguarda i contenuti, le differenze rispetto al Pnrr1 riguardano la presenza di molti quesiti di ragionamento. Particolare attenzione ai contenuti inerenti il ruolo del leader nel cooperative learning, lo scaffolding e al pensiero di Gianni Rodari.

Il concorso è stato caratterizzato anche da quesiti sulla normativa scolastica, con particolare attenzione a leggi, decreti e ordinanze. Se per alcuni ci sono state domande troppo scontate, per altri ci sono state domande più approfondite.