Scuola

Nomine supplenze 2025: attesa per la gestione dei falsi rinunciatari dopo le sentenze dei tribunali che hanno definito l’algoritmo illegittimo

Con l’avvicinarsi del nuovo turno di assegnazione delle supplenze, torna l’incertezza legata all’algoritmo utilizzato per la nomina dei docenti. L’esperienza dello scorso anno ha sollevato numerose critiche e ha portato anche a un pronunciamento del Tribunale del lavoro di Roma, che ha ritenuto illegittimo il meccanismo di assegnazione adottato nel 2024. La sentenza ha stabilito che il sistema ha ingiustamente considerato alcuni docenti come rinunciatari, privandoli dell’incarico e del relativo punteggio.

Una sentenza che potrebbe cambiare le regole

Il Tribunale ha evidenziato come l’algoritmo abbia operato su basi errate, escludendo candidati con punteggi elevati e assegnando supplenze in modo non conforme alle normative. Nel caso esaminato, la docente ricorrente ha ottenuto il riconoscimento del proprio diritto all’incarico, il risarcimento delle retribuzioni perse e l’attribuzione del punteggio spettante. Questo precedente ha sollevato interrogativi sull’eventuale modifica dell’algoritmo per il 2025.

Il problema delle graduatorie errate

Uno dei nodi centrali della questione riguarda le graduatorie definitive, che spesso contengono errori nei punteggi e nei titoli dichiarati dai docenti. Attualmente, la verifica di questi titoli avviene solo dopo l’assegnazione della supplenza: se un errore viene rilevato, il docente interessato perde il posto, compromettendo la continuità didattica. Inoltre, l’algoritmo non è programmato per riassegnare la supplenza a chi ne avrebbe avuto diritto inizialmente, rendendo necessaria una nuova convocazione tramite le graduatorie d’istituto.

Le richieste dei sindacati

I sindacati hanno più volte denunciato questa criticità, sottolineando come sia inaccettabile considerare “rinunciatario” un docente che non ha mai ricevuto una proposta di lavoro. Le organizzazioni di categoria chiedono che il sistema venga modificato per garantire maggiore equità e trasparenza, evitando errori che penalizzano i candidati e la didattica.

Verso il nuovo anno scolastico

Resta da vedere se per il 2025 il Ministero apporterà le modifiche necessarie all’algoritmo per correggere queste anomalie. Gli occhi sono puntati sulle nuove disposizioni e sulla modalità con cui verranno gestite le assegnazioni, nella speranza di un sistema più giusto e funzionante.