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Organico aggiuntivo Ata 2025: reintroduzione fino al 30 giugno 2026, via libera all’ordine del giorno

Il Parlamento ha dato il via libera all’Ordine del Giorno presentato dalla deputata del Partito Democratico, Giovanna Iacono, che prevede la reintroduzione dell’organico aggiuntivo per il personale ATA fino al 30 giugno 2026. La misura si propone di rispondere alle difficoltà che molte scuole italiane affrontano, soprattutto nelle aree con maggiore fragilità educativa.

Un sostegno fondamentale per il personale scolastico

L’iniziativa, discussa nel corso della conversione in legge del decreto Milleproroghe, punta a garantire alle scuole un numero adeguato di collaboratori scolastici e personale amministrativo. Questo intervento si rivela cruciale per assicurare il corretto svolgimento delle attività quotidiane e il supporto ai progetti legati al PNRR e al Piano Agenda Sud. “Garantire risorse adeguate al personale ATA significa sostenere il diritto allo studio e migliorare il successo formativo degli studenti”, ha dichiarato la deputata Iacono.

Criticità del dimensionamento scolastico

L’Ordine del Giorno affronta anche il tema del dimensionamento scolastico, una questione che ha sollevato preoccupazioni tra i dirigenti e il personale scolastico. La richiesta di organico aggiuntivo mira a bilanciare gli effetti della riorganizzazione della rete scolastica, evitando che la riduzione delle unità di personale comprometta la qualità dell’offerta formativa. “La riorganizzazione delle scuole non deve tradursi in un peggioramento delle condizioni di lavoro e di apprendimento”, ha sottolineato Iacono.

Soddisfazione del Comitato per l’apertura del Governo

Il Comitato per la scuola ha espresso soddisfazione per l’accoglimento dell’Ordine del Giorno, sottolineando l’importanza di un dialogo costante tra istituzioni e rappresentanze del mondo scolastico. “Questo risultato è frutto dell’impegno congiunto di chi ha a cuore il futuro della scuola italiana”, ha dichiarato un portavoce del Comitato.

L’approvazione della proposta rappresenta un primo passo significativo per il miglioramento delle condizioni lavorative del personale ATA e per il rafforzamento del sistema scolastico italiano nei prossimi anni.