Economia e Fisco

Stipendio docenti marzo 2025: in arrivo importo più basso, riprendono le trattenute per il saldo dell’anno precedente e si aggiunge anche l’acconto per l’anno in corso

Non sarà una busta paga particolarmente soddisfacente per docenti e personale Ata quella di marzo. Per molti infatti è da mettere in conto una riduzione dello stipendio netto rispetto ai mesi precedenti, già caratterizzati di per sé da diverse decurtazioni. Il motivo è da ricercare nelle trattenute per le addizionali comunali e regionali all’Irpef, che dal prossimo mese torneranno a essere presenti nel cedolino come voci a saldo negativo.

La tassazione

Marzo 2025 sarà infatti caratterizzato dalla presenza dell’Irpef e delle addizionali comunali e regionali. Dopo la pausa di dicembre, sono voci che sono tornate a essere presenti da gennaio, relativamente al saldo dell’anno precedente. Dal prossimo mese di marzo, ci sarà anche l’acconto per l’anno in corso.

Il fatto che a marzo ci siano sia le trattenute per il saldo che l’acconto per l’anno in corso, contribuisce a ridurre ulteriormente l’importo netto percepito. Un doppio prelievo decisivo nel ridurre gli stipendi dei lavoratori dipendenti, vittime delle riduzioni più consistenti. Fanno eccezione coloro i quali rientrano nelle fasce di esenzione stabilite dai singoli Comuni, diverse a seconda del reddito imponibile e alle decisioni delle amministrazioni locali.

Cosa aspettarsi

Proprio l’importo della trattenuta dipende dal reddito del lavoratore e dalle aliquote stabilite dal Comune e dalla Regione di residenza. Su uno stipendio lordo di 2.500€ si può arrivare a una trattenuta di quasi 700€, cifra che sale naturalmente se sale l’importo lordo.