Concorso scuola 2025: i quesiti sono più difficili del previsto, difficoltà su domande inattese e particolarmente impegnative
Proseguono le prove scritte del concorso scuola PNRR2 per la scuola secondaria di I e II grado e aumentano le testimonianze dei partecipanti che consentono di farsi un’idea circa il livello medio di questo nuovo concorso rispetto al precedente. E’ ormai noto che la nuova normativa rende più selettiva la prova e più difficile l’accesso all’orale non essendo più sufficiente raggiungere il punteggio minimo di 70. Ma a livello di contenuti? Secondo la media dei pareri raccolti da chi ha partecipato al concorso, questa procedura è più difficile, con quesiti più complessi rispetto al Pnrr1.
La difficoltà delle domande
Il motivo è da ricercare nel fatto che per rispondere correttamente alle domande è necessario essere in possesso di maggiori capacità rispetto all’edizione precedente. Nello specifico, i partecipanti hanno riscontrato la necessitò di fare ricorso a conoscenze approfondite su teorie pedagogiche specifiche e strumenti didattici innovativi.
Secondo Orizzonte Scuola, le domande più difficili che hanno sorpreso molti partecipanti riguardano il Triangolo di Kanizsa, le teorie di Piaget, la diagnosi dei DSA nei cicli di istruzione, la tassonomia di Bloom e le teorie dell’attaccamento di Bowlby. Spazio anche a domande su strumenti didattici contemporanei come podcast, e-portfolio e Padlet, oltre a metodologie come il brainstorming e il thinkering.
Il punteggio massimo
Questo ha portato a una maggiore selezione con molti candidati che non ha superato la prova in alcuni istituti. A conferma di questa difficoltà, i punteggi riportati dai candidati con un istituto con 13 partecipanti in cui molti candidati non hanno raggiunto la sufficienza. Il migliore candidato non è andato oltre il 96.