Aumento stipendio docenti: per meno di 160 euro di aumento i sindacati non firmano
I prossimi giorni saranno decisivi per capire quale direzione prenderà il rinnovo di contratto scuola per il triennio 2022-2024, soprattutto per quel che concerne uno degli aspetti sui quali si concentrano maggiormente le attenzioni dei docenti e del personale scolastico, l’aumento delle retribuzioni.
La base di trattativa
In base alle trattative preliminari, si prevede un aumento di stipendio di circa il 6% circa rispetto agli stipendi attuali. Una somma che per larga parte è già stata percepita dai dipendenti della scuola sotto forma di indennità di vacanza contrattuale.
I sindacati proveranno fino all’ultimo momento a chiedere ulteriori aumenti, e la minaccia di non sottoscrivere l’accordo potrebbe sfuggire l Governo di fare uno sforzo importante. La soglia minima individuata per firmare l’accordo è di 160 euro lordi di aumento. Ma come detto la metà è già stata assegnata da oltre un anno sotto forma di indennità di vacanza contrattuale.
L’obiettivo è completare la trattativa entro qualche mese, in modo da consentire a quasi un milione e 300 mila dipendenti di beneficiare del nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro, per poi mettersi subito al lavoro per quello successivo, considerato che il triennio oggetto di trattativa è già scaduto.
Le altre questioni
Uno dei problemi contestati dai sindacati è che l’aumento delle risorse stanziate dalla Legge di Bilancio non tiene conto dell’inflazione, con gli insegnanti che progressivamente nel corso degli ultimi anni hanno perso il loro potere d’acquisto.
C’è poi la questione dell’equiparazione di tutti i diritti tra docenti di ruolo e non di ruolo, a cominciare dalla Carta Docente, bonus dal quale alcuni precari sono ancora esclusi.