Scuola

Concorso scuola 2025: finiscono in tribunale i 20mila esclusi dall’orale che hanno ottenuto il punteggio minimo allo scritto

La nuova normativa introdotta con il concorso scuola Pnrr2 sancisce che raggiungere il voto minimo allo scritto non è sufficiente per partecipare all’orale. Il punteggio minimo necessario dipende da una serie di fattori, a cominciare dalla concorrenza in una specifica regione passando per il punteggio ottenuto dal migliore di quella stessa regione. Questo, secondo le stime, impedirà a circa 20.000 candidati docenti di Infanzia e Primaria del concorso Pnrr2 di accedere all’orale nonostante siano stati in grado di ottenere un risultato minimo di 70/100, necessario ma non più sufficiente per andare avanti.

I precedenti

Secondo Anief, si tratta di una “norma illegittima, irragionevole, che va contro il principio meritocratico e di affidamento protetti dalla Costituzione”. L’aggravante è che si tratta di una norma che differenzia questo concorso dal primo concorso Pnrr e da tutte le procedure selettive svolte negli ultimi trent’anni. Per questo il rischio è che si finisca in tribunale per consentire a tutti questi candidati di partecipare alla prova orale.

La questione torna d’attualità proprio nelle ore in cui gli Uffici scolastici regionali hanno iniziato a pubblicare gli avvisi dei punteggi relativi agli ammessi agli orali.

Il ricorso

La contestazione riguarda quella parte della norma che consente l’accesso agli orali solo ai candidati con un punteggio ex equo all’ultimo rispetto al triplo dei posti banditi.

Norma che sarebbe incostituzionale, violando i principi di merito e di affidamento della Costituzione. Il ricorso al Tar Lazio è già stato avviato ed è finalizzato a ottenere l’ammissione all’orale di tutti gli esclusi vincitori della prova scritta.