Aumento stipendio docenti 2025: la priorità resta l’introduzione dei buoni pasto per gli insegnanti
Marcello Pacifico, presidente di Anief, ha presentato una serie di proposte per il rinnovo del CCNL Istruzione e Ricerca 2022-2024, evidenziando l’urgenza di migliorare le condizioni economiche del personale scolastico. Il nuovo contratto prevede un aumento salariale del 6%, con un incremento complessivo del 16% nei prossimi anni, ma resta il nodo dell’inflazione, che potrebbe erodere questi benefici se non verranno stanziate risorse adeguate.
Un punto centrale riguarda la revisione degli scatti di anzianità, con la richiesta di ripristinare la fascia stipendiale 3-8 anni, abolita nel 2011. Questo permetterebbe ai nuovi assunti di ottenere un aumento salariale dopo tre anni, anziché attendere nove. Altra battaglia del sindacato è quella sui buoni pasto, un diritto riconosciuto in altre amministrazioni pubbliche ma ancora negato ai lavoratori della scuola.
Pacifico ha inoltre sottolineato la necessità di un’indennità di trasferta per i docenti costretti a lavorare lontano da casa, per evitare che migliaia di cattedre restino vuote perché gli insegnanti non possono sostenere i costi di trasferimento. A ciò si aggiunge il divario retributivo tra il personale scolastico e altre categorie della pubblica amministrazione, con una perdita media di 6.000 euro annui rispetto ai ministeriali.
Un’altra richiesta riguarda il riconoscimento della professione docente come lavoro usurante, dato che attualmente solo le insegnanti della scuola dell’infanzia beneficiano di misure specifiche. Anief chiede un’indagine ministeriale sui livelli di stress lavorativo per ottenere un riconoscimento ufficiale del burnout tra gli insegnanti, come avviene in altri settori.
Le priorità individuate da Pacifico sono tre: scatti di anzianità, buoni pasto e indennità di trasferta. Questi interventi, secondo il sindacato, sarebbero il primo passo per garantire maggiore equità e dignità al lavoro nella scuola.